PALERMO – Il miracolo dell’Ismett Neonata salvata da un tumore

Una neonata di appena 3 kg è stata salvata da diagnosi precoce e rimozione di un tumore al fegato. La piccolina è stata operata all’Ismett, dove i medici le hanno asportato la porzione di fegato interessata dalla neoplasia con un intervento di estrema complessità chirurgica, anestesiologica e di gestione postoperatoria, vista l’età e il peso.

LA VICENDA – La bimba è nata alcune settimane fa in un ospedale della provincia di Trapani dove, dopo pochi giorni di vita, gli accertamenti di routine fanno sospettare la presenza di una neoplasia del fegato. Sospetti confermati da un’ecografia al fegato.

Trasferita rapidamente all’Utin dell’Ospedale Civico di Palermo per essere sottoposta ad approfondimenti diagnostici e alla valutazione dei medici del Reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale dei Bambini, è confermata definitivamente la presenza del tumore al fegato e la neonata viene trasferita all’Ismett dove i medici portano a termine il delicato intervento di rimozione. I sette giorni di decorso postoperatorio si svolgono senza complicazioni nell’Utin del Civico.

DA MAMMA E PAPA’ – Grazie ai sofisticati sistemi di telemedicina a disposizione dell’Ismett, l’esame istologico della neoplasia epatica viene sottoposto a revisione diagnostica anche dal Children Hospital dell’Università di Pittsburgh, che ha confermato l’efficacia dell’intervento chirurgico e la bimba è stata finalmente dimessa per tornare alle cure ed all’amore dei genitori.

“Il caso rappresenta un importante esempio del buon funzionamento della rete sanitaria regionale” ha affermato il Angelo Luca, vicedirettore dell’Ismett “le diverse strutture presenti sul territorio, ciascuna per le proprie competenze e risorse, hanno efficacemente collaborato per gestire e risolvere in breve tempo la patologia della piccola paziente”. “È molto raro che vengano diagnosticati tumori del fegato in età neonatale e sono quindi poco frequenti gli interventi chirurgici sul fegato eseguiti in bambini così piccoli” ha spiegato Marco Spada, uno dei medici che hanno eseguito l’intervento “la rarità del caso trattato e la tenera età della paziente rendono ancor più soddisfacente il risultato ottenuto”.

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