PORTO EMPEDOCLE – Dopo 10 anni incastrati dalle impronte, rapinatori processati: uno condannato

Traditi dopo dieci anni dai nuovi sistemi tecnologici in grado di riconoscere con maggiore facilità le impronte digitali. Due presunti rapinatori in trasferta sono finiti a processo. Uno è stato condannato, l’altro è stato rinviato a giudizio. Tre anni di reclusione e 600 euro di multa sono stati inflitti al catanese Giuseppe Giardino, 35 anni, che aveva scelto il rito abbreviato. L’altro imputato, Giuseppe Prussiano, 37 anni, anche lui di Catania, non ha invece scelto riti alternativi  ed è stato rinviato a giudizio. Il dibattimento inizierà l’11 febbraio davanti alla seconda sezione penale. Entrambi i verdetti sono stati emessi dal giudice dell’udienza preliminare Alberto Davico. Il colpo, il 26 luglio del 2001, all’agenzia del Credito emiliano di Porto Empedocle fruttò quattro milioni e mezzo delle vecchie lire.

 

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