PROCESSO “KERKENT” – 19 condanne e un’assoluzione

L’impianto accusatorio regge. Arrivano, però, sconti di pena in appello e c’è una sola assoluzione per presunti boss e gregari di Agrigento.

Il processo è quello scaturito dalla maxi operazione antimafia “Kerkent”. A rappresentare l’accusa sono stati i sostituti procuratori generali di Palermo Francesca Lo Verso e Giuseppina Motisi,

Il personaggio chiave è Antonio Massimino, per lui confermata la condanna a 20 anni. Una volta tornato libero dopo le due condanne rimediate nelle operazioni “San Calogero” e “Akragas”, avrebbe rimesso in piedi la cosca agrigentina.

Mafia, pizzo e droga. Il capomafia di Villaseta avrebbe riorganizzato la macchina delle estorsioni e il traffico di cocaina. L’unico assolto dalla quarta sezione delle Corte di appello è il commerciante di auto Salvatore Ganci. Non ha retto l’accusa che avesse chiesto al boss di Agrigento di punire l’uomo che lo aveva truffato comprando una macchina con un assegno falso.

Questa le altre pene inflitte dalla Corte di appello di Palermo: Francesco Vetrano (16 anni e un mese), Marco Davide Clemente (9 anni e 2 mesi); Sergio Cusumano (8 anni e 4 mesi); Alessio Di Nolfo (11 anni e 4 mesi); Eugenio Gibilaro (7 anni e 4 mesi); Domenico La Vardera (3 anni e 8 mesi); Domenico Mandaradoni (4 anni); Gerlando Massimino (10 anni); Antonio Messina (9 anni e 4 mesi); Giuseppe Messina (12 anni, 10 mesi e 20 giorni); Andrea Puntorno (4 anni); Calogero Rizzo (4 anni); Giuseppe Tornabene (8 anni e 4 mesi); Francesco Vetrano (16 anni e 1 mese); James Burgio (8 anni); Salvatore Capraro (9 anni); Fabio Contino (8 anni), Liborio Militello (8 anni).

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