RACALMUTO – “Giochi di potere”, la prescrizione quasi per tutti

6 imputati escono del tutto dal processo,per altri 15 il dibattimento va avanti ma la maggior parte dei capi di accusa sono caduti: la prescrziuone spazza via quasi interamente l’inchiesta denominata “Giochi di potere” che ha passato al setaccio politica e imprenditoria a Racalmuto dal 2006 in poi.

All’udienza precedente il Pm Salvatore Vella, per accelerare i tempi del dibattimento che va avanti da tre anni, aveva chiesto di dichiarare la prescrizione per la maggior parte delle imputazioni e proseguire il processo solo per quelle che non sono state ancora rese non punibili dal decorso del tempo. Il collegio presieduto dal giudcie Luisa Turco, con a latere Giuseppe Miceli e Francesco Gallgra, si è ritirato in camera di consiglio e ha emesso una sentenza con cui dichiara il ” non doversi procedere” per 19 dei 21 imputati in relazione a 14 capi di accusa.

La Procura ipotizza una lunga serie di reati: costruzione abusiva, truffa, abuso di ufficio, rivelazione di segreto di ufficio e distruzione di atti pubblici. Secondo la Procura, con posizioni e ruoli diversificati, sarebbero state commesse diverse irregolarità edilizie e procedurali nella realizzazione di 3 grossi alberghi. La Procura contesta anche l’erogazione di finanziamenti regionali illegittimi nell’ambito della realizzazione delle strutture ricettive. Nella lista iniziale delle imputazioni, articolate in una cinquantina di pagine, vengono ipotizzate nomine illegittime di dirigenti esterni e persino ritorsioni personali e politiche abusando del proprio ruolo istituzionale.

L’inchiesta, condotta dal pm Lucia Brescia prima del trasferimento, è stata conclusa nel 2010 e l’udienza preliminare è stata definita il 15 febbraio del 2012 con la decisione del Gup Valerio D’Andria di disporre i rinvii a giudizio. Gli imputati, in tutto 21, fra ex amministratori, tecnici comunali e imprenditori.

Per effetto della sentenza escpono di scena Salvatore Cutaia, Carmela Falletta, Marco Curto, Giuseppe Cicero e Giacomo Lombardo. Per gli altri 16 imputati il processo va avanti ma quasi tutte le imputazioni sono state dichiarate prescritte con la sentenza di ieri. Si torna in aula l’11 gennaio 2016 per sentire i testi citati dall’avvocato Posante, difensore di Calogero Marco Chiarelli che sarà pure ascoltato in aula. Molte altre imputazioni sono a rischio di non punibilità per il decorso del tempoe potrebbero seguire la stessa fine.

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