RACALMUTO – Il falco grillaio torna libero dai cieli del Monte Castelluccio [FOTO][VIDEO]

Torna a volare il falco grillaio recuperato lo scorso 23 aprile dall’Appuntato scelto, Giovanni Messina e dal brigadiere Giuseppe Tirone, del comando della locale stazione Carabinieri di Racalmuto , durante un servizio di controllo lungo la statale 640 Agrigento – Caltanissetta. Questa mattina, alle ore 11.30 , dalla zona del Monte Castelluccio di Racalmuto, nel cuore dell’isola e che sovrasta mezza Sicilia, è stato liberato. Il raro esemplare con molta probabilità a causa di un impatto si è ferito ad un’ala.

Il falco grillaio è un prezioso esemplare,, a seguito degli accertamenti è stato identificato come un gheppio di maschio adulto. In quel momento, aveva le ali impastate di resina e non riusciva a volare. Recuperato  è stato portato presso la fauna selvatica dell’associazione Caretta Caretta con sede a Cattolica Eraclea ma consegnato nella sede distaccata di Favara . In queste settimane è stato curato ed è stato accertato che potrà essere rimesso in volo.

Si tratta di un piccolo rapace molto utile perché la sua alimentazione è basata su piccoli roditori, rettili e insetti e, quindi, svolge un importante ruolo ecologico e di equilibrio naturale.

E proprio dai cieli di Racalmuto dove è stato recuperato e salvato, questa mattina , alla presenza della Dott.ssa Maria  Licata, responsabile del servizio ex Ripartizione Faunistica Venatoria , del Dott. Bartolomeo Scibetta del servizio per il territorio e  alla presenza del Dott. Ennio Bonfanti coordinatore provinciale della vigilanza Wwf e responsabile del progetti SI VANN  di Caltanissetta, è stato  liberato per riacquistere la sua libertà dopo aver trascorso il periodo di cura presso il centro recupero animali selvatici della nostra provincia. Sempre nella stessa mattinata è stato liberato anche un falco pellegrino.

Per ogni animale recuperato e liberato c’è sempre grande emozione e soddisfazione, c’è sempre una storia da raccontare, e questo è uno di quei casi particolari che vale la pena ricordare.

FOTO: ILENIA MARCHESE

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