RACALMUTO – Muore a 102 anni il maestro di musica Calogero Messina
Si spegne un altro pezzo di storia a Racalmuto. E’ morto all’età di 102 anni Calogero Messina per tutti “lu ‘zi Liddru“. Maestro di musica, ha cresciuto varie generazioni di ragazzi e ragazze facendoli appassionare alla musica, direttore del complesso bandistico dal 1987 fino agli anni 2000, e amico dei due tenori racalmutesi, Luigi Infantino e Salvatore Puma, che hanno iniziato le loro brillanti carriere proprio nella banda comunale. Il teatro Regina Margherita era diventato la sua seconda casa, un uomo che ha saputo conciliare gli impegni di lavoro e familiari, con la sua grande passione: la musica.Dal 1941 ho iniziato a lavorare per le Poste fino a diventare direttore d’ufficio dai primi anni ’60, a Camastra e poi in altri paesi.Solo dopo la pensione, nel 1984, Calogero Messina, che nel frattempo si era ristabilito a Racalmuto, tornò a dedicarsi alla passione della sua vita.Il maestro Messina lascia la banda e costituisce l’associazione “Amici della Musica”. Nel giro di pochi anni riesce a mettere assieme più di cinquanta giovani elementi il cui successo fu riconosciuto anche fuori Racalmuto. Fino al giorno di Capodanno del 2000 quando Calogero Messina dirige i suoi ragazzi per il suo ultimo concerto.A lui si devono i grandi concerti in piazza che, ha sempre detto, andrebbero ripresi e potenziati.“Per il futuro della musica a Racalmuto – aveva detto il Maestro, Cavaliere della Repubblica in una intervista rilasciata a Salvatore Picone per Malgradotutto– una buona spinta deve darla l’amministrazione comunale che deve aiutare di più queste realtà che resistono con fatica. Del resto abbiamo il teatro che deve essere la casa della musica a Racalmuto”.
“L’immortale ha accettato la volontà di Dio. Se n’è andato l’ultimo galantuomo. San Pietro, di cui ti vantavi di essere amico, sarà lieto di accoglierti per aprirti le porte del Paradiso, la tua ultima dimora, dopo una vita all’insegna della stoica virtù e dell’evangelica rettitudine. Se puoi, papà, raccomanda anche me a S. Pietro. Ora le mie radici sono state recise e la mia pianta, priva di sostegno, vacillera’ “percossa” da agenti esterni. Trarro’ ormai la mia residua linfa dai rami e dalle foglie dove sono attaccati figli e nipoti. Arrivederci papà“, questo il messaggio di cordoglio del figlio Silvano Messina.