REGIONE – Posti di lavoro? O fumo negli occhi?

Il balletto tra le due anime del Partito democratico rischia di assumere sempre più i contorni decisi dello scontro, destinati a sovrapporsi, in un momento in cui le emergenze finanziarie e stagionali necessiterebbero di un clima più disteso.

Le imboscate in commissione ed in Aula appaiono proiezioni inevitabili di premesse che scaturiscono da più parti. Preoccupano i silenzi di Davide Faraone e di Baldo Guccciardi, più che le spaccature annunciate, rinviate, e poi mantenute all’orizzonte, o le parole di Fabrizio Ferrandelli, più volte diretto e senza mezzi termini contro la leadership di Fausto Raciti, al punto di chiederne le dimissioni.

Gli attacchi espliciti dell’ex candidato a sindaco di Palermo confermano il malessere, ma il fatto che il confronto si sia arenato e che ci sia difficoltà a parlarsi produce isolamento, e consente fughe in avanti ed improbabili amnesie di chi in passato ha condiviso metodi e personaggi, che non portano acqua al mulino del dialogo.

Tocca a Fausto Raciti che, per la verità, ha sempre sostenuto in maniera leale la necessità di un confronto a 360 gradi con Crocetta, restituire oggettività sopra le parti alle ragioni di tutti, senza rimanere schiacciato da uno scontro tra personalizzazioni opposte e sopra le righe.

Il rischio infatti è che, alzando il livello dello scontro, aumenti solo il polverone e ci sia solo più difficoltà a mettere a fuoco concetti soluzioni.

Intanto il governo regionale non ha provveduto a mandare all’Ars i trasferimenti ordinari, impedendo di fatto il pagamento degli stipendi, sia per i deputati sia per i dipendenti. Problemi di cassa che coincidono con il momento difficile ed i rapporti tesi tra Crocetta ed Ardizzone.

Infine, per far apparire che le cose procedono per il verso giusto, il Governo Crocetta che fa? Fa credere al suo popolo, ai giovani , che ci stanno migliaia di posti di lavoro. Ma se i soldi sono finiti e la Finanziaria –Ter stenta ad essere approvata, come fa la Regione a trovare 350 milioni per creare lavoro? Fumo agli occhi? Attenzione, trattasi solo di tirocini retribuiti, incentivi per le assunzioni, cantieri di servizio, stage nelle imprese.I soldi, dovrebbero arrivare sfruttando i nuovi fondi europei.  Per la carità di Dio tutte ottime iniziative ma lungi dal dire:”ho trovato un posto di lavoro e mi sono sistemato”. L’assessore Nelli Scilabra chiede un grande contributo dalle aziende, ma la Regione cosa fa per le aziende, o cosa ha fatto, o cosa farà per le imprese siciliane? La Regione Sicilia è l’unica in tutta Italia a non aver, ad esempio emanato i contributi alle emittenti televisive per il passaggio al digitale terrestre. Gli elevatissimi tassi di disoccupazione stanno condannando alla marginalità un’intera generazione. Le conseguenze non sono ancora ben comprese a livello di opinione pubblica.  La ribellione non è ancora esplosa per la semplice ragione che ancora esiste un po’ di grasso accumulato dalle generazioni precedenti che permette di arrangiarsi- come scrive Nino Sunseri sul Giornale di Sicilia. Ecco, viste le promesse fatte e mai mantenute: come il contributo alle emittenti, ma mai arrivato, non solo dal governo Crocetta ma anche da quelli precedenti,  si spera che vengano eliminate le illusioni e le false speranze. Bisogna preparare davvero decreti, liberare finanziamenti , ovviamente alla Regione , si batte Cassa, come sempre , ma il timore è quello che mamma Regione possa essere vincolata –ostacolata dalle decisioni di Roma su tutti i campi : anche nel sistema televisivo siciliano, non vogliamo crederci.

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