RIBERA – Sorveglianza speciale e obbligo di soggiorno nel comune di residenza per Paolo Capizzi

Applicata la misura di prevenzione della Sorveglianza speciale di Pubblica sicurezza con l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza, a carico di Paolo Capizzi,  ultrasettantenne, pensionato di Ribera. L’uomo era stato coinvolto nell’operazione antimafia “Scacco matto”, che nel 2008 azzerò i vertici delle cosche mafiose agrigentine, del versante agrigentino della “Valle del Belice”. Il sigillo lo ha messo la Corte di Cassazione che, nei giorni scorsi, ha rigettato il ricorso che era stato presentato dal difensore di Capizzi. La difesa di Capizzi puntava soprattutto sulle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Giuseppe Sardino, il quale aveva affermato che “Paolo Capizzi era stato “posato”, e quindi di fatto era stato estromesso da Cosa Nostra”. La misura di prevenzione della sorveglianza speciale di Pubblica sicurezza con l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza, comunque, dovrebbe avere la durata di 2 anni e 6 mesi, come inizialmente proposta dal tribunale di Agrigento.

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