SANTA CROCE CAMERINA – Loris, madre sentita per oltre 5 ore in Questura.Trasferita in carcere

Lo choc dell’arresto, il silenzio, poi le prime risposte. Ma non cambia la versione di Veronica Panarello, la mamma del piccolo Loris Stival fermata la scorsa notte con l’accusa di aver ucciso il figlio. La donna continua a respingere le accuse. In questura a Ragusa, ha risposto per più di cinque ore alle domande del procuratore capo, Carmelo Petralia, e del sostituto Marco Rota. Malgrado le puntuali contestazioni dei magistrati, è rimasta ferma sulla sua versione dei fatti: «Non l’ho ucciso io, era il mio bambino», ha detto.

Al termine del suo primo interrogatorio in veste di indagata – alla presenza del suo difensore, l’avvocato Francesco Villardita – la donna è stata sottoposta al prelievo del Dna: servirebbe per esami comparativi con i reperti biologici rilevati sotto le unghie di Loris. Terminate le procedure, Veronica Panarello è stata trasferita nel carcere di piazza Lanza a Catania. La casa circondariale di Ragusa, infatti, non ha una sezione femminile. Nelle prossime ore, la donna sarà sentita anche dal Gip, che dovrà decidere se convalidare il fermo ed emettere ordinanza di custodia cautelare entro 48 ore dalla notifica del provvedimento di fermo avvenuta lunedì sera e fondata sul pericolo di fuga dell’indagata. Ricevuta la richiesta, il giudice avrà altre 48 ore per fissare la data dell’udienza di convalida. L’udienza si svolgerà in camera di consiglio con la partecipazione del difensore.

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