SCIACCA – Evitata la sospensione dell’attività operatoria presso l’ospedale “Giovanni Paolo II”

Un provvedimento con cui si dispone la rimodulazione dei servizi e delle attività sanitarie fra gli ospedali di Sciacca e di Ribera garantisce, da subito, la continuità delle attività operatorie presso il nosocomio saccense arginando le difficoltà provocate dalle momentanee carenze d’organico.

Nella giornata di ieri, giovedì 18 febbraio, la Direzione strategica dell’Azienda sanitaria provinciale, dopo aver convocato un tavolo tecnico, ha disposto un atto urgente in funzione del quale i dirigenti medici di anestesia del presidio di Ribera integreranno temporaneamente l’organico di Sciacca secondo le modalità operative più opportune decise dalla Direzione sanitaria di presidio. Il provvedimento, con cui si fuga il dubbio circa la paventata sospensione dell’attività operatoria, è reso possibile dalle direttive dell’Assessorato regionale alla Sanità diramate con il decreto numero 46/2015 e che prevedono l’attuazione di sinergie operative fra presidi attivando compiutamente il modello degli “ospedali riuniti Sciacca-Ribera”.

Nella disposizione della Direzione Asp si stabilisce inoltre che, visto il ridotto numero di interventi ed attività anestesiologiche svolte a Ribera ed in considerazione della contingente situazione di necessità, il servizio di guardia attiva notturna venga sostituito dal dispositivo della pronta disponibilità e ciò al fine di poter ricorrere, in caso di urgente bisogno, anche alle prestazioni del medico reperibile.

Per quanto si tratti di un provvedimento a carattere temporaneo, la rimodulazione dei servizi lungo l’asse Sciacca-Ribera consente di tamponare lo stato di bisogno funzionale ed operativo che riguarda l’attività operatoria presso il “Giovanni Paolo II” in attesa del previsto aumento d’organico che sarà garantito dallo sblocco regionale delle procedure concorsuali.

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