SCIACCA – Macabro rinvenimento dietro la colonna votiva

Una scena macabra, raccapricciante, da autentico film horror. Non il solito atto di vandalismo ma molto di più. Nel cuore della città di Sciacca, nei pressi di un monumento che ricorda una tragedia, e cioè alle spalle della colonna votiva lungo il viale delle Terme, eretta in memoria dei naufraghi del dirigibile francese del Dixmude, giace la carcassa di un cane, completamente squartato, in avanzato stato di decomposizione. A rivelarlo è stato il settimanale “Il fatto popolare”. L’ episodio, che probabilmente risale a diversi giorni fa se non addirittura a diverse settimane fa, visto l’evidente stato di decomposizione dell’animale, e che è stato scoperto solo nelle ultime ore, ha tutto il sapore di una bravata, di quelle tra le più scellerate. Un’azione eseguita probabilmente non da un singolo individuo ma da un gruppo, che alle spalle della colonna votiva ha pensato di organizzare una sorta di festino natalizio per consumare quello che potrebbe sembrare anche un rito satanico. Non si spiegherebbe altrimenti la presenza di cappellini natalizi lasciati sul posto da chi verosimilmente ha compiuto l’insano gesto. Un’azione davvero ignobile, dalla ferocia, crudeltà ed efferatezza inaudite, e che lascia spazio a pochi commenti. A fare da cornice a tale raccapricciante situazione, la colonna votiva nuovamente imbrattata da scritte. Così come delle scritte sono tornate anche all’interno del parco delle Terme. E’ chiaro che si rende necessaria ed urgente una immediata opera di pulizia e bonifica dell’area attorno alla Colonna Votiva, non solo per restituire un certo decoro alla zona ma anche per eliminare ogni traccia dell’ignobile gesto. Un’azione che oggi registra l’indignazione dell’associazione l’AltraSciacca. In questa città, commentano i componenti dell’associazione, siamo abituati a molte azioni al limite della stupidità e dell’incomprensibile, ma a un episodio di tale gravità ed efferatezza non siamo certo abituati. Cosa si nasconde dietro questo atto criminale attuato nei confronti di un animale fatto a pezzi, perché è stato fatto e con quali finalità, è una sorta di rito satanico o semplicemente un atto di completa imbecillità umana, si domanda l’associazione per la quale stupisce che nessuno si sia accorto del fatto o, peggio ancora, che qualcuno se ne sia accorto e non abbia ritenuto opportuno avvisare le autorità e i media. Oltre a sollecitare una immediata bonifica dei luoghi, l’Altrasciacca chiede anche alle forze dell’ordine di avviare un tempestivo accertamento dei fatti per tentare di risalire agli autori di questo gesto ignobile che, conclude l’associazione, offende non solo gli animalisti o i benpensanti, ma l’intera città di Sciacca.

FONTE: RMK.IT

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