Per l’ex frate, accusato di atti sessuali con minori e condannato dal tribunale di Sciacca a 9 anni e 8 mesi di reclusione, il sostituto procuratore generale della corte di appello di Palermo, Ettore Costanzo, ha chiesto la conferma della pena. Il processo prosegue dopo l’estate, il 21 settembre, con la discussione della parte civile e poi dei legali di Davide Mordino. I giudici entreranno in camera di consiglio per la decisione.
Mordino, che oggi ha 45 anni, era stato accusato di atti sessuali commessi in particolare con quattro minori, di aver tentato di commetterne con altri due, di avere indotto alcuni ragazzi a posare nudi per delle fotografie e di avere anche chiesto prestazioni sessuali in cambio della promessa di farli partecipare al programma televisivo “Amici” di Maria De Filippi.
Davide Mordino era finito in manette nel luglio del 2012 dopo la denuncia presentata da alcune delle presunte vittime, che avevano raccontato che il prete aveva chiesto loro di sottoporsi a un fantomatico “test sulla sensibilità corporea”, fatto a cui poi sarebbero seguiti i presunti abusi. Mordino si è sempre dichiarato innocente, affermando di esser stato vittima di un complotto, spiegando sin dal primo interrogatorio che chiunque, tra i frequentatori della parrocchia, quando lui era parroco a San Calogero, aveva la possibilità di accedere ai computer e perfino al suo telefonino, dispositivi dove è stato rinvenuto materiale utilizzato al processo.
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