Sequestrata dal Tribunale la palestra dell’imprenditrice Valeria Grasso

Sequestrata dal Tribunale di Palermo la palestra della imprenditrice Valeria Grasso, che denunciò i suoi estorsori. Secondo gli inquirenti, la donna avrebbe occupato per anni abusivamente i locali, confiscati anni fa alla criminalità organizzata. 

Il decreto di sequestro preventivo è stato firmato dal gip di Palermo Ivana Vassallo che ha accolto la richiesta della Procura. Sul cancello della palestra di via Dominici 27A è stato sistemato un cartello con la scritta: “Questo manufatto è stato posto sotto sequestro preventivo e messo a disposizione del Tribunale di Palermo”.

A condurre le indagini è stata, su delega della Procura, la Polizia Municipale. Secondo gli inquirenti, “dal 2014 Valeria Grasso, nella qualità di presidente dell’associazione Legalità e Libertà, ha occupato sine titulo i locali di via Dominici 27/A, ove insiste un immobile confiscato e di proprietà dell’Anbcs“. L’immobile è stato confiscato nel 2005 e devoluto al patrimonio dello Stato ed “è stato gestito dall’agenzia che in data 2014 emetteva una ordinanza di sfratto e che tuttavia lo sgombero dell’immobile non è mai avvenuto”. 

Il 28 novembre del 2023 la Polizia Municipale ha effettuato un sopralluogo e ha accertato la presenza del figlio di Valeria Grasso, Emanuele Musumeci, constatando che l’immobile “continua ad essere abusivamente occupato e che lo stesso ha subito delle modifiche di carattere urbanistico edilizio mai denunciate” come la creazione di ambienti separati per il fitness, spogliatoi e servizi igienici, area reception e cambio di destinazione d’uso “non autorizzati e realizzati in data imprecisata”.

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