SICILIA – Fiumi, strade, ferrovie:”Si fermano 39 appalti”

Si fermano i lavori per mettere in sicurezza gli alvei dei fiumi e anche le strade e le ferrovie che passano nelle zone a rischio idrogeologico. L’assessorato regionale all’Ambiente ha annullato 39 decreti per altrettanti appalti in sette province dell’isola. E con lo stop ai cantieri si perde anche la possibilità di impiegare forestali e precari dell’Ente sviluppo agricolo, per cui adesso dovranno essere trovate altre risorse.

E’ il primo effetto concreto della eprdita dei fondi Pac, le somme non spese che lo Stato si è ripreso a dicembre con la legge di stabilità. La provincia più penalizzata è quella di Agrigento, che al momento perde poco meno di un milione. La sola città di Agrigento è costretta a rinunciare a 127 mila euro che avrebbe permesso di mettere in sicurezza l’alveo del fiume Naro e del fiume Akragas- San Leone dalla confluenza con il fiume san Benedetto fino alla foce”.

Tutti gli appalti erano stati banditi dal Genio Civile. Una media di 64 mila euro ciascuno perdono i Comuni di Sciacca, Cammarata, Canicattì, Aragona, Licata, Racalmuto, Porto Empedocle per mettere in sicurezza i torrenti sul loro territorio. Caltabellotta e Villafranca Sicula perdono due finanziamenti da 64 mila euro ciascuno. Stop anche ai lavori nel Vallone Passo del Barbiere (Cammarata), nel Vallone Cantarella(tra Comitini e Aragona) e nel Vallone Cansalamone(Sciacca). I finanziamenti valevano 64 mila euro ciascuno.

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