Silvio Berlusconi l’ultimo saluto nel Duomo di Milano 

È l’ora dell’ultimo saluto a Silvio Berlusconi: in Duomo a Milano si celebrano i funerali di Stato per lo statista morto due giorni fa all’età di 86 anni. Giornata di lutto nazionale e stop per una settimana ai lavori del Parlamento. La salma sarà cremata e le ceneri saranno conservate nella cappella di famiglia ad Arcore. Bandiere italiana e Ue a mezz’asta all’Eurocamera. “È stato un grande europeo”, ha affermato Roberta Metsola, presidente del parlamento europeo. Nella serata di martedì a Villa San Martino ad Arcore sono giunti Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Ignazio La Russa per rendere omaggio all’ex presidente.Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è giunto al Duomo di Milano. Il Capo dello Stato è accolto all’entrata da un applauso dei presenti in piazza. Eì entrato in Duomo con il governatore lombardo Attilio Fontana e il sindaco di Milano Giuseppe Sala. In Chiesa lo attendeva l’Arcivescovo di Milano Mario Delpini.

Un fragoroso applauso ha accolto il carro funebre con il feretro di Silvio Berlusconi in piazza Duomo a Milano dove tra poco inizieranno i funerali.

Il picchetto d’onore interforze ha reso gli onori militari al feretro di Silvio Berlusconi al suo arrivo al Duomo di Milano.Subito dopo l’arrivo del feretro hanno fatto il loro ingresso in Duomo i figli di Silvio Berlusconi: Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi e la compagna Marta Fascina.

Paolo Berlusconi in lacrime nel duomo di Milano all’arrivo del feretro del fratello, Silvio, per i funerali. Commossi anche la compagna Marta Fascina e Marina, la primogenita di Berlusconi. In lacrime anche Antonio Tajani, il coordinatore nazionale di Forza Italia, e Silvia Toffanin, nuora dell’ex premier. Sono iniziati i funerali di Stato di Silvio Berlusconi. Il feretro è stato scortato, davanti all’altare maggiore, da Carabinieri in alta uniforme. La celebrazione liturgica, aperta dal Requiem, è presieduto dall’Arcivescovo di Milano Mario Delpini.

I funerali di Silvio Berlusconi, in Duomo a Milano, presieduti da monsignor Mario Delpini, si svolgono seguendo il rito ambrosiano, il rito liturgico ufficiale adottato dalla Chiesa latina. Tra le differenze anche il fatto che feretro che viene incensato con acqua santa, all’inizio della celebrazione e non al termine delle esequie, come avviene per il rito romano.

Si concentra su tre parole l’omelia che monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano, pronuncia in occasione delle solenni esequie di Silvio Berlusconi: vita, amore e felicità. Un’omelia che assomiglia più a una poesia, dedicata all’uomo. “Ecco l’uomo: un desiderio di vita, di amore, di felicità”, esordisce mons. Delpini. “Vivere. Vivere e amare la vita – sottolinea l’arcivescovo -. Vivere e desiderare una vita piena. Vivere e desiderare che la vita sia buona, bella per sé e per le persone care. Vivere e intendere la vita come una occasione per mettere a frutto i talenti ricevuti. Vivere e accettare le sfide della vita”.

“Silvio Berlusconi è stato certo un uomo politico, è stato certo un uomo d’affari, è stato certo un personaggio alla ribalta della notorietà. Ma in questo momento di congedo e di preghiera, che cosa possiamo dire di Silvio Berlusconi? È stato un uomo: un desiderio di vita, un desiderio di amore, un desiderio di gioia. E ora celebriamo il mistero del compimento. Ecco che cosa posso dire di Silvio Berlusconi. È un uomo e ora incontra Dio”. Lo ha detto l’arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini nell’omelia pronunciata in Duomo in occasione dei funerali di Stato.

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