ll’origine di tutto ci sono dati anomali sulle iscrizioni al quinto anno delle scuole superiori paritarie. E soprattutto un boom di chi è riuscito a saltare in un sol colpo dal quarto anno agli esami di maturità. Numeri che hanno portato anche in Sicilia il sospetto che alcuni istituti si siano trasformati in diplomifici e tanto è bastato perché da Roma arrivasse alla Regione l’input ad avviare una serie di ispezioni per verificare quali scuole hanno ancora i requisiti per essere considerate paritarie.
L’assessore all’Istruzione, Mimmo Turano, ha firmato con il capo dell’Ufficio scolastico regionale Giuseppe Pierro, il protocollo che avvia le verifiche in tutte le 68 scuole superiori paritarie della Sicilia. Poichè la Regione non dispone di un proprio servizio ispettivo, sarà l’Ufficio scolastico a mettere a disposizione i propri uomini. Che dovranno verificare «prioritariamente le scuole di secondo grado caratterizzate da un numero di diplomati che si discosta significativamente dal numero di alunni frequentanti le classi iniziali e intermedie».
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