TRAPANI – Operazione “Sex in the city”, sgominata banda dedita a sfruttamento prostituzione [VIDEO]
Scoperta dai Carabinieri un’organizzazione criminale dedita allo sfruttamento della prostituzione, allo spaccio di sostanze stupefacenti e ai furti in esercizi commerciali.
A dare impulso all’attività investigativa sono state le segnalazioni dei cittadini della frazione ericina di Pizzolungo, insospettiti e infastiditi da un continuo via vai di persone dall’abitazione presa in affitto da alcuni degli indagati.
Le indagini, svolte dai militari del Nucleo operativo della Compagnia di Trapani e coordinate dal pm Andrea Norzi della Procura di Trapani, hanno permesso di appurare che all’interno dell’abitazione si svolgeva un’attività di prostituzione. Giovani donne di nazionalità rumena erano costrette a vendere il proprio corpo per consentire facili guadagni all’organizzazione che reinvestiva le somme nella gestione di un night club, “Il Queen Night” attivo fino a pochi mesi fa n via Poeta Calvino, nel centro storico di Trapani. Le attività illegali si svolgevano principalmente all’interno del locale dove le notti erano animate da sesso e droga.
Alcuni degli appartenenti all’associazione avevano il compito di procurare gli alcolici e gli spuntini serviti nel locale e gli abiti succinti delle intrattenitrici mettendo a segno numerosi furti nei supermercati e nei negozi di abbigliamento della provincia. Per evitare che scattassero gli allarmi dei sistemi antitaccheggio venivano utilizzate borse schermate con vari strati di carta stagnola – sul modello di una rudimentale gabbia di Faraday – dove nascondere la merce prelevata dagli scaffali dei negozi.
Il blitz dei Carabinieri è scattato nelle prime ore dello scorso 1 giugno. Più di 40 uomini sono stati impegnati nell’operazione, denominata “Sex in the city”, a cui hanno preso parte anche le unità cinofile del Comando provinciale Carabinieri di Palermo. Numerose le perquisizioni eseguite.
Nove le persone raggiunte da avvisi di garanzia, due gli arrestati: Bogdan Marcu Petrut ed Elena Guran Raluca, rispettivamente di 30 e 29 anni, entrambi cittadini rumeni, considerati a capo dell’organizzazione. Altri quattro cittadini romeni, anche loro raggiunti da un’ordinanza restrittiva, si sono resi irreperibili rientrando nel proprio Paese di origine.
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