OMICIDIO SARAH SCAZZI – La Cassazione conferma l’ergastolo per Sabrina e Cosima
A quasi sette anni dall’omicidio di Sarah Scazzi la Cassazione chiude il caso di Avetrana confermando in via definitiva l’ergastolo per Cosima Serrano e Sabrina Misseri, ritenute responsabili dell’omicidio della quindicenne, uccisa il 26 agosto 2010. La prima sezione penale, che ha letto stamane il dispositivo, ha annullato solo un’aggravante contestata alla zia e alla cugina della vittima, relativa al concorso in soppressione di cadavere, e ha ridotto il periodo di isolamento diurno stabilito in appello.
La Cassazione ha confermato anche gli 8 anni di carcere inflitti in appello a Michele Misseri, zio di Sarah, accusato di aver gettato il corpo della nipote quindicenne in una cisterna d’acqua nelle campagne circostanti Avetrana, dove fu ritrovato il 6 ottobre 2010. I giudici della Suprema Corte hanno rigettato in toto il ricorso dell’imputato: per lui si aprono così le porte del carcere. Misseri, dopo la sentenza, ribadisce la sua versione: «Sara l’ho uccisa io, ma nessuno mi crede».
Sconto di pena di un anno, invece, per il fratello di Michele Misseri, Carmine Misseri, che in appello era stato condannato a 5 anni e 11 mesi. Confermate, infine, le condanne per favoreggiamento personale nei confronti di Vito Russo junior, ex legale di Sabrina Misseri, e di Giuseppe Nigro, ai quali in appello erano stati inflitti un anno e 4 mesi di reclusione ciascuno.
A quasi sette anni dall’omicidio di Sarah Scazzi la Cassazione chiude il caso di Avetrana confermando in via definitiva l’ergastolo per Cosima Serrano e Sabrina Misseri, ritenute responsabili dell’omicidio della quindicenne, uccisa il 26 agosto 2010. La prima sezione penale, che ha letto stamane il dispositivo, ha annullato solo un’aggravante contestata alla zia e alla cugina della vittima, relativa al concorso in soppressione di cadavere, e ha ridotto il periodo di isolamento diurno stabilito in appello.