Duplice omicidio Racalmuto, il legale Ninni Giardina interviene dopo la convalida del fermo di Sedita

Una tragedia annunciata, una morte che si poteva evitare quella dei coniugi Sedita, barbaramente uccisi con 47 coltellate dal figlio, Salvatore Sedita, che dovrà scontare la sua pena all’interno di un manicomio giudiziario.

Anche il Gip Provenzano ha puntato il dito contro le istituzioni perché questa volta la tragedia poteva essere evitata.

“Sono soddisfatta del mio intervento, perché è servito a scuotere le coscienze di tanti. L’Avvocato si riferisce anche e soprattutto all’intervista video rilasciata al quotidiano online Grandangolo alla giornalista Irene Milisenda.

Il Gip Provenzano ha compreso, c’è un provvedimento adeguato e questo significa che esistono delle persone che davvero vogliono cambiare e stravolgere tutto quello che non funziona. C’è la precisa volontà di individuare i responsabili che potevano evitare questa immane tragedia. Abbiamo una famiglia che è stata lasciata da sola, un ragazzo fragile, abbandonato ed è per questo motivo che servono strutture adeguate, servono gli psicologici, servono gli assistenti sociali in grado di aiutare e supportare. Occorre un intervento strutturale da parte delle istituzioni ormai da anni latitanti. Da tempo mi occupo di casi come questi, mi sono sempre scontrata con una burocrazia lenta, ed è per questo motivo che dobbiamo lavorare tutti di più, fare più prevenzione, dobbiamo entrare nelle famiglie. Spero che questo sia un monito affinché si lavori per migliorare il contesto in cui viviamo e soprattutto per aiutare le famiglie più deboli”.

Così ha dichiarato l’avvocato Ninni Giardina, difensore dell’indagato Salvatore Sedita, commentando il provvedimento di convalida del fermo riguardante il suo assistito.

Condividi
         
 
   

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *