LICATA – Calogero Vella patteggia, per la tentata estorsione ad una donna

Sono passate le tesi della difesa  e un imputato licatese, Calogero Vella, 35 anni, accusato di due estorsioni, e di una solo tentata, ha patteggiato la pena a 2 anni e 10 mesi di reclusione, e una multa di 1.000 euro. Il patteggiamento, che ha avuto il benestare del pubblico ministero Antonella Pandolfi, è stato ratificato in aula dal Gip del Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella.  Accolte le richieste dei legali difensori del licatese, gli avvocati Carmelo Tuccio e Francesco Cottone del foro di Gela. «Rivuoi indietro il tuo motorino? Sgancia 400 euro ». Questo uno degli episodi contestati  a Calogero Vella, arrestato dai carabinieri della Compagnia di Licata, in piena flagranza di reato, l’8 aprile dell’anno in corso, nel corso di un’operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Agrigento. Vittima dell’estorsione una giovane donna licatese. Vella venne ‘beccato’ con 400 euro in mano, dunque con la prova ‘madre’ inconfondibile: il frutto del riscatto, che aveva chiesto alla donna a cui era stato rubato il ciclomotore.  «Ti propongo di recuperare il tuo motorino – gli avrebbe detto – io so come fare, ma devi scucire una somma in denaro». Un’affermazione che è evidentemente suonata sinistra alla giovane, tentata di dirigersi subito in caserma a denunciare tutto.  Non c’è stato bisogno poiché il trentaquattrenne, da tempo era già all’attenzione dei militari dell’Arma, i quali hanno atteso lo scambio, nascondendosi nella zona, dove sarebbe stato pagato il riscatto.  «Eccoti i soldi», «Stai tranquilla, tra poco riavrai il tuo scooter». E’ stato in quell’attimo che gli investigatori sono saltati fuori, bloccando il trentacinquenne, prima che si potesse allontanare.

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