LICATA – Rissa in pieno centro: la polizia arresta due donne ed un uomo

Rissa aggravata e lesioni personali. Sono le accuse che gli agenti del commissariato di polizia di Licata, coordinati dal dirigente Sonia Zicari, contestano a tre licatesi arrestati ieri pomeriggio. Si tratta di un uomo ed una donna, rispettivamente di 58, 48 e 33 anni. Altre due donne, minorenni, sono state invece denunciate a piede libero.

L’episodio si è verificato intorno alle 18.30 di ieri in piazza Attilio Regolo, zona centralissima della città, e non appena è scattato l’allarme, sul posto sono arrivati gli equipaggi delle Volanti del commissariato di polizia.

“Gli Agenti di PG operanti, appreso dalla Sala Operativa che vi era in corso una rissa con il coinvolgimento di numerose persone, intervenivano in zona Porto – si legge nel comunicato stampa della Questura di Agrigento – e lungo il tragitto, notavano un folto gruppo di persone che, senza intromettersi, assisteva ad una rissa in cui erano coinvolte cinque persone. Le unità operative, nell’immediatezza, tentavano di placare gli animi degli attori che, esacerbati, nonostante la presenza della Polizia, continuavano ad insultarsi e a minacciarsi reciprocamente e con veemenza brandivano violentemente oggetti contundenti”.

“Dopo non poche difficoltà, legate anche alla presenza di numerosi astanti, gli operatori riuscivano – aggiunge la Questura – tuttavia a riportare la calma. 

A causa delle ferite e lesioni, cagionate dalla scambio vicendevole di percosse, interveniva personale sanitario del 118 che, provvedeva alle prime cure del caso e trasportava i feriti al presidio ospedaliero di Licata. Data la gravità delle condotte messe in atto, considerata la scarsa attenzione alle prescrizioni riguardanti il rischio epidemiologico da covid-19, gli Ufficiali ed Agenti del Commissariato procedevano all’arresto in flagranza di reato dei tre maggiorenni e deferivano a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo le minori. Gli arrestati, su disposizione della competente A.G. venivano condotti presso le rispettive abitazioni ove dovranno permanere in regime degli arresti domiciliari”.

FOTO: ARCHIVIO

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