MAFIA – Arrestati Leo Sutera e 3 suoi presunti fiancheggiatori

I poliziotti dello Sco, il Servizio centrale operativo, e delle Squadre Mobili di Palermo e di Agrigento, coordinati dalla Procura antimafia di Palermo, hanno arrestato in carcere Leo Sutera, 68 anni, di Sambuca di Sicilia, presunto capo di Cosa Nostra agrigentina, già detenuto perché arrestato lo scorso 28 ottobre. E poi tre indagati di Sambuca di Sicilia: Giuseppe Tabone, 53 anni, imprenditore, Maria Salvato, 45 anni, fioraia, e Vito Vaccaro, 57 anni. A Sutera è contestato il reato di associazione a delinquere di tipo mafioso. Tabone, Salvato e Vaccaro rispondono invece di favoreggiamento personale aggravato dall’avere agevolato l’attività di Cosa Nostra agrigentina. Nella gestione delle dinamiche associative mafiose, soprattutto tra appalti e opere pubbliche, Leo Sutera si sarebbe avvalso dell’apporto degli altri tre indagati, ritenuti particolarmente attivi nel coadiuvare il capomafia, aiutandolo ad eludere le indagini, e salvaguardandone gli spostamenti e la comunicazione. Ancora più nel dettaglio, Giuseppe Tabone e Maria Salvato avrebbero costantemente informato Leo Sutera dell’esistenza di telecamere e di possibili attività investigative nei suoi confronti. E Vito Vaccaro avrebbe reso a disposizione di Sutera mezzi e risorse, tra cui un immobile da destinare ad incontri riservati. Vaccaro avrebbe inoltre bonificato da eventuali microspie l’automobile utilizzata per accompagnare negli spostamenti Leo Sutera, e gli avrebbe offerto copertura prima, durante e dopo un incontro riservato.

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