Orietta Berti: «Non sono povera. Travisate le mie parole»

Non sono povera e se continuo a cantare lo faccio perché mi piace, sono una professionista che dagli anni ‘80 si produce da sola e fa ancora 50 date l’anno». E’ anche indignata Orietta Berti mentre annuncia, contenta, il cofanetto che festeggerà i 50 anni di carriera.

E’ indignata e offesa «dai titoli che circolano in queste ore anche online e che mi danno della `povera´». Il caso, spiega Orietta Berti, è nato da «un’intervista rilasciata qualche giorno fa al settimanale Stop, in cui «spiegavo che dopo 50 anni di carriera e dopo tanti anni di contributi versati mi ritrovo con 900 euro al mese, cosa che accade anche ad altri miei colleghi, mentre i politici prendono dieci volte più di noi».

Stupore e curiosità hanno accompagnato la notizia. Ma: «Oltre a travisare parti dell’intervista su un tema serio ed importante come le pensioni, hanno strumentalizzato un mio pensiero per spettacolarizzare il concetto di povertà – è l’opinione di Orietta Berti- Questo oltre ad offendere la mia persona e la mia carriera, offende e non rispetta chi davvero si trova in difficoltà economiche in questo periodo storico, e questo lo trovo inaccettabile».

Per fortuna grazie alla lunga carriera, alla parsimonia e a scelte oculate del marito negli investimenti, fa sapere la cantante italiana, «abbiamo sempre gestito bene le nostre risorse».

Intanto, è alle stampe il cofanetto: «Conterrà cento pezzi, tra repertorio di ieri e di oggi, – sottolinea Orietta Berti – ma anche brani internazionali che non ho mai cantato e che interpreterò dal vivo con l’orchestra».

FONTE IL SECOLOXIX

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