PORTO EMPEDOCLE – Armi e droga, retata nella notte: eseguiti 9 fermi [I NOMI][VIDEO]
Gli agenti del Commissariato di Porto Empedocle e i poliziotti della Squadra Mobile di Agrigento hanno eseguito nella notte nove fermi su ordine della Procura della Repubblica di Agrigento. L’operazione è stata condotta tra Agrigento e Porto Empedocle. Tutti sono accusati a vario titolo di spaccio di droga, detenzione di armi e rapine.
Nella mattinata di oggi 20 novembre 2013 la Procura della Repubblica di Agrigento, diretta dal dr Renato DI NATALE, ha disposto fermo di indiziato di delitto (art. 384 c.p.p.) nei confronti di :
TARANTINO Francesco, inteso Paolo, nato in Agrigento il 06.03.1986, residente a Porto Empedocle nella via Leonardo Sciascia nr.10 difeso di fiducia dagli avv.ti Neri A. e Pennica S. Dle foro di Agrigento;
BUTI Giancarlo, inteso Pisellino, nato ad Agrigento il 24.08.1988, residente a Porto Empedocle nella via dello Sport nr.76;
ROMEO Giuseppe, nato ad Agrigento il 24.04.1992, residente a Porto Empedocle nella via Leonardo Sciascia nr.4;
LOMBARDO Salvatore, nato ad Agrigento il 07.05.1988, residente a Porto Empedocle nella Contrada Ciuccafa, cooperativa “La rinascita” s.n.c.;
MENDOLA Paolo, nato ad Agrigento il 14.04.1978, residente a Porto Empedocle nella via Ragusa nr.13;
BURGIO James, nato ad Agrigento il 14.06.1992, residente a Porto Empedocle nella via Leonardo Sciascia nr.12;
BURGIO Carmelo, inteso Flavio, nato ad Agrigento il 03.11.1990, residente a Porto Empedocle nella via Leonardo Sciascia nr.12;
ALBANESE Stefano, inteso il Grosso, nato in Agrigento il 26.07.1978, residente a Porto Empedocle nella via Giolitti nr.7;
MASSEI Gaetano nato a Palermo il 02.03.1979, ivi residente nella via del Crociferi nr.88/A;
soggetti indagati in ordine ai reati di seguito indicati
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TARANTINO Francesco detto Paolo, ROMEO Giuseppe, BUTI Giancarlo
In ordine ai reati di cui agli artt.110 c.p., 2, 4, 7 L.895/67, perché, in concorso tra loro, illegalmente detenevano e portavano in luogo pubblico armi da sparo corte da considerarsi come armi comuni da sparo una delle quali individuata come rivoltella calibro 38
fatto commesso in Porto Empedocle il 09.07.13
TARANTINO Francesco detto Paolo, ROMEO Giuseppe, BUTI Giancarlo
2.In ordine ai reati di cui agli artt.1, 2, 4 co.1 e 2 L.895/67, 61 n.2 c.p., perché in concorso tra loro, fabbricavano, detenevano e portavano in luogo pubblico bottiglie incendiarie piene di benzina e munite di uno stoppino da accendere al momento del lancio oggetto costituenti <<congegni micidiali a norma dell’art.1 L.895/67;
fatti aggravati perché commessi al fine di eseguire il reato di cui al capo seguente e perché commessi da più di due persone di notte in luogo abitato
In Porto Empedocle il 09 luglio 2013
TARANTINO Francesco detto Paolo, ROMEO Giuseppe, BUTI Giancarlo
In ordine al reato di cui agli artt.110, 424 c.p., al solo scopo di danneggiare, mediante il lancio di bottiglie incendiarie appiccavano il fuoco a nr.2 furgoni isotermici FIAT DAILY tg. BF181TC e IVECO tg.BC592GL appartenenti a VASILE COZZO Libertino causandone la completa distruzione
in Porto Empedocle il 09.07.13
TARANTINO Francesco detto Paolo, ROMEO Giuseppe, CAPIZZI Francesco
4.In ordine al reato di cui agli artt.110, 424 c.p., in concorso tra loro, al solo scopo di danneggiare, appiccavano il fuoco alla abitazione di campagna di VASILE COZZO Libertino ubicata in contrada Cicero
In Porto Empedocle il 10.07.13
TARANTINO Francesco detto Paolo, ROMEO Giuseppe, CAPIZZI Francesco
5.In ordine ai reati di cui agli artt.110 c.p., 2, 7 L.895/67, perché, in concorso tra loro,
detenevano illegalmente armi da sparo corte da considerarsi come armi comuni da sparo una delle quali individuata come rivoltella calibro 38, altra a canna più lunga tipo Magnum, tenute in custodia presso il bilocale del TARANTINO ubicato il Residence dei Pini in contrada Durrueli
In Porto Empedocle il 10.07.13
CAPIZZI Francesco
6.In ordine ai reati di cui agli artt.110c.p., 2, 4, 7 L.895/67, perché, in concorso con ignoto,
deteneva e portava illegalmente in luogo pubblico, all’interno di una autovettura, un’arma comune da sparo individuata come pistola cal. 9 munita di silenziatore
Accertato in Porto Empedocle il 10.07.13
TARANTINO Paolo, ROMEO Roberto
7.In ordine ai reati di cui agli artt.110 c.p., 2, 4, 7 L.895/67, 61 n.2 c.p. perché, in concorso tra loro, detenevano e portavano illegalmente in luogo pubblico arma da sparo corta da considerarsi come arma comuni da sparo individuata come rivoltella calibro 38 fatto aggravato perché commesso per eseguire il danneggiamento della autovettura FIAT Punto tg. CP151TJ in uso IANNI’ Rocco
fatto commesso in Porto Empedocle il 14.02.10
TARANTINO Paolo, ROMEO Roberto
8.In ordine al reato di cui agli artt.110 c.p., 635 co.2° in relazione all’art.625 n.7 c.p., perché, in concorso tra loro, avendo sparato cinque colpi di pistola contro l’autovettura FIAT Punto tg. CP151TJ in uso IANNI’ Rocco la danneggiavano fracassandone i vetri, trapassando la carrozzeria
Fatto aggravato perché commesso su cosa esposta per consuetudine alla pubblica fede: l’autovettura si trovava parcheggiata nella pubblica via
fatto commesso in Porto Empedocle il 14.02.10
TARANTINO Paolo, ROMEO Roberto
9.In ordine ai reati di cui agli artt.110 c.p., 2, 4, 7 L.895/67, 61 n.2 c.p. perché, in concorso tra loro, detenevano e portavano illegalmente in luogo pubblico arma da sparo corta da considerarsi come arma comuni da sparo individuata come rivoltella calibro 38
fatto aggravato perché commesso per eseguire il danneggiamento dei mezzi meccanici e di una saracinesca di proprietà della ditta MILIOTI Antonio e Salvatore
fatto commesso in Porto Empedocle il 18.06.09
TARANTINO Paolo, ROMEO Roberto
10.In ordine al reato di cui agli artt.110 c.p., 635 co.2° in relazione all’art.625 n.7 c.p., perché, in concorso tra loro, avendo sparato colpi di pistola contro una saracinesca di proprietà della ditta MILIOTI Antonio e Salvatore e contro mezzi meccanici tenuti all’esterno ed all’interno del magazzino li danneggiavano
Fatto aggravato perché commesso su cosa esposta per consuetudine alla pubblica fede
fatto commesso in Porto Empedocle il 14.02.10
TARANTINO Paolo, ROMEO Roberto
11.In ordine ai reati di cui agli artt.110 c.p., 2, 4, 7 L.895/67, 61 n.2 c.p. perché, in concorso tra loro, detenevano e portavano illegalmente in luogo pubblico un’arma lunga tipo fucile a pompa da considerarsi come arma comune da sparo
fatto aggravato perché commesso per eseguire il danneggiamento della saracinesca del bar di proprietà di ZAMBITO Alfonso e ZAMBITO Antonio
fatto commesso in Porto Empedocle il 03.01.10
TARANTINO Francesco detto Paolo, ROMEO Roberto
12.In ordine al reato di cui agli artt.110 c.p., 635 co.2° in relazione all’art.625 n.7 c.p., perché, in concorso tra loro, avendo sparato colpi di arma lunga tipo fucile a pompa contro la saracinesca del bar di proprietà di ZAMBITO Alfonso e ZAMBITO Antonio danneggiavano la stessa saracinesca nonché la porta a vetri interna ed un banco frigo
Fatto aggravato perché commesso su cosa esposta per consuetudine alla pubblica fede
fatto commesso in Porto Empedocle il 03.01.10
TARANTINO Francesco detto Paolo
13.In ordine ai reati di cui agli artt. 2, 4, 7 L.895/67, 61 n.2 c.p. perché, deteneva e portava illegalmente in luogo pubblico un’arma da sparo corta da considerarsi come arma comune da sparo
fatto aggravato perché commesso per eseguire il reato di cui al capo seguente
fatto commesso in Porto Empedocle il 16.07.13
TARANTINO Francesco detto Paolo
14. In ordine al reato di cui agli artt.612 co.2° c.p., perché minacciava a VASILE COZZO Libertino un danno grave ed ingiusto; in particolare si portava sotto casa del VASILE COZZO e dopo averlo apertamente provocato ad affacciarsi dicendogli <<affacciati!>>; <<non ti vedo>>, mentre l’altro gli gridava <<Sali, sali merda!>>, dalla sede stradale esplodeva un colpo di arma da sparo diretto in alto verso il balcone dell’abitazione di VASILE COZZO Libertino collocata al quarto piano dello stabile ubicato in via Martoglio nr.7
Fatto aggravato dall’uso dell’arma ai sensi dell’art.339 c.p.
fatto commesso in Porto Empedocle il 16.07.13
MENDOLA Paolo, TARANTINO Francesco detto Paolo, ROMEO Giuseppe, LOMBARDO Salvatore e, BURGIO James e BURGIO Carmelo detto Flavio
15. In ordine al reato di cui agli artt.110 c.p., 2, 4, 7 L.895/67, 61 n.2 c.p., perché in concorso tra loro, detenevano e portavano illegalmente in luogo pubblico, almeno due pistole e un fucile caricato a pallettoni
fatto aggravato perché commesso al fine di eseguire il reato ci cui al capo che segue
In Porto Empedocle 18-19 settembre 2013
MENDOLA Paolo, TARANTINO Francesco detto Paolo, ROMEO Giuseppe, LOMBARDO Salvatore e, BURGIO James e BURGIO Carmelo detto Flavio
16. In ordine al reato di cui agli artt.110, 628, co.1 e 3 n.1 c.p., perché, in concorso tra loro, mediante minaccia e violenza, per procurare a sé un ingiusto profitto, si impossessavano di:
somma pari a circa euro 4000 contenuti in una borsa che sottraevano a MONTESANO Francesca Paola, somma costituente il corrispettivo della vendita di circa due chili di hascisc poco prima consegnati dal MASSEI ad ALBANESE Stefano detto il Grosso;
sette chili e mezzo di hascisc suddivisi in panetti ciascuno da mezzo chilo custoditi all’interno di uno scatolo che veniva prelevato dall’abitacolo della autovettura BMW serie Uno targata DF363EW, intestata ad HABIC Maria Mirabella ed in uso a MASSEI Gaetano
autovettura BMW serie Uno targata DF363EW, intestata ad HABIC Maria Mirabella ed in uso a MASSEI Gaetano, prelevata e condotta in luogo appartato da TARANTINO Francesco Paolo
quattro telefoni cellulari in uso al MASSEI sottraendoli a MASSEI Gaetano e MONTESANO Francesca Paola
somma pari a venticinque euro sottratti dal portafoglio di MASSEI Gaetano
Violenza e minaccia consistite nell’aver esploso diversi colpi di arma da fuoco contro l’autovettura alla cui guida era il MASSEI; in particolare:
TARANTINO Francesco detto Paolo sparava i primi colpi diretti contro l’autovettura mentre erano ancora a bordo MASSEI Gaetano, MONTESANO Francesca Paola ed una bambina non identificata e subito lo seguivano ROMEO Giuseppe che sparava più di un colpo con fucile caricato a pallettoni puntando contro lo sportello del veicolo e sparavano parimenti anche LOMBARDO Salvatore e BURGIO James
ROMEO Giuseppe, dopo gli spari, minacciava al MASSEI danno grave e ingiusto avendolo fatto inginocchiare nonché avendolo percosso con delle pedate e colpi alla schiena e tenendogli un’arma puntata alla testa
In particolare:
il MENDOLA concorreva in quanto organizzatore della rapina:
In precedenza concordava con il MASSEI la cessione di otto chili e mezzo di hascisc che questi avrebbe dovuto consegnargli a Porto Empedocle il 18.09.13 in cambio di circa 18.000 euro
Quindi assicuratasi la presenza del MASSEI a Porto Empedocle ove questi effettivamente giungeva nella serata del 18 settembre con il carico di stupefacente custodito nella propria autovettura si coordinava con i complici sopra menzionati e partecipava personalmente alla esecuzione della rapina
Il BURGIO Carmelo inteso Flavio concorreva in quanto partecipava all’azione esecutiva della rapina portandosi con un ciclomotore assieme ai complici sul luogo del delitto ed avendo partecipato alla spartizione del provento
Fatto aggravato perché commesso da più persone riunite, con armi da sparo e travisate dai caschi e passamontagna
In Porto Empedocle in data 18, 19 settembre 2013
MENDOLA Paolo, TARANTINO Francesco detto Paolo, ROMEO Giuseppe, LOMBARDO Salvatore e, BURGIO James e BURGIO Carmelo detto Flavio
17.in ordine il reato di cui agli artt.110, 56, 575 c.p.
perché in concorso morale e materiale tra loro
Avendo TARANTINO Paolo sparato da distanza ravvicinata più colpi di pistola che attingevano e trapassavano la carrozzeria dell’autovettura all’interno della quale si trovavano MASSEI MONTESANO ed una bambina compivano atti idonei e diretti in modo non equivoco a cagionarne la morte, avendo anche LOMBARDO Salvatore , BURGIO James e ROMEO Giuseppe sparato colpi indirizzati contro l’autovettura con a bordo i predetti
In Porto Empedocle il 18-19 settembre 2013
MENDOLA Paolo, TARANTINO Francesco detto Paolo, ROMEO Giuseppe, LOMBARDO Salvatore e, BURGIO James e BURGIO Carmelo detto Flavio
18.In ordine al reato di cui agli artt.110, 73 co.1 bis 80 co.1 lett.d) d.p.r. 309/90
Perché in concorso tra loro detenevano per fine di spaccio circa sette chili e mezzo di sostanza stupefacente tipo hascisc
Fatto aggravato perché commesso da persone armate
In Porto Empedocle il 18-19 settembre 2013
ALBANESE Stefano detto il Grosso
19. In ordine al reato di cui all’art.73 co.1 d.p.r. 309/90
Perché senza l’autorizzazione dell’art.17, acquistava da MASSEI Gaetano circa due chili di hascisc in panetti corrispondendo la somma una somma pari ad euro 4000
In Porto Empedocle il 18 settembre 2013
MASSEI Gaetano e MONTESANO Francesca Paola
20. In ordine al reato di cui agli artt.110, 73 co.1, 1bis d.p.r. 309/90
Perché in concorso tra loro trasportavano da Palermo a Porto Empedocle circa 10 chili di hascisc tenuti sulla autovettura BMW del MASSEI, parte del carico essendo stato venduto ad ALBANESE Stefano, parte sottratta invece a mezzo della rapina di cui al capo precedente
In Porto Empedocle il 18 settembre 2013
MASSEI Gaetano
21. In ordine al reato di cui all’art.378 c.p.
Perché avendo falsamente denunciato alla Autorità (Stazione Carabinieri) dì aver subito il furto della sua BMW indicando il luogo della sottrazione in Palermo avendo così aiutato gli autori della rapina di cui al capo precedente ad eludere le investigazioni e a sottrarsi alle ricerche della Autorità
In Palermo in data 20 settembre 2013
Con recidiva specifica reiterata CAPIZZI Francesco
Con recidiva specifica per ROMEO Roberto
Con recidiva specifica MENDOLA Paolo
Con recidiva specifica reiterata infraquinquennale BURGIO James
Con recidiva specifica infraquinquennale MASSEI Gaetano
Il provvedimento è stato emesso dal Procuratore delle Repubblica Aggiunto dr Ignazio FONZO e dal sostituto procuratore dr Santo FORNASIER, il quale chiederà la convalida del Fermo al GIP in sede.
Le indagini sono state svolte dalla Squadra Mobile di Agrigento diretta dal dr Corrado EMPOLI .
Le investigazioni, finalizzate alla ricerca di ulteriori elementi probatori – sono state sequestrate armi e sostanze stupefacenti – proseguono e vengono svolte dagli organi investigativi della Questura retta dal dr Mario FINOCCHIARO.
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