SCANDALO SISE – Replicano Cimino, Scoma e Cascio

Gli ex assessori regionali Michele Cimino, Francesco Cascio e Francesco Scoma, tra i 17 politici siciliani condannati ieri in Corte dei Conti d’Appello a pagare circa 12milioni e 500 mila euro per danno all’Erario a causa delle assunzioni e del potenziamento del soccorso 118 tra il 2005 e il 2006, tramite un documento congiunto replicano : “ apprendiamo con stupore della sentenza che ha ribaltato l’ assoluzione in primo grado, dove e’ stata esclusa la responsabilita’ di noi assessori Cascio, Cimino e Scoma, al Territorio, alla Cooperazione e al Lavoro, e quindi non aventi alcuna competenza in materia del 118. Noi, in Giunta, come assessori, abbiamo solo preso atto di una proposta dell’allora assessore alla Sanita’, Pistorio, peraltro confermata da tutti gli assessori che si sono succeduti, e quindi non vi e’ nessun coinvolgimento diretto nella questione. I giudici d’appello hanno ignorato inoltre la relazione del dirigente del servizio ispettivo della Finanza Pubblica dello Stato, Messina, che, come perito della Procura, si e’ espresso a favore dell’aumento del personale, documentando tecnicamente le esigenze ‘’.

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