Sicilia in zona gialla senza coprifuoco e chiusure: pochi i vaccinati

Salvo diverse valutazioni della Cabina di Regia di venerdì soprattutto rispetto alle terapie intensive (aumentate peraltro come disponibilità complessiva dalle 730 di una settimana fa alle 762 di oggi), l’isola da lunedì 23 agosto sarà la prima regione, dopo quasi due mesi, a colorare di giallo una mappa finora tutta bianca.

La Sicilia, dunque, si avvia all’uscita dalla zona bianca e al passaggio al “giallo”. Secondo gli ultimi dati aggiornati al 17 agosto, le cifre peggiori arrivano dall’Isola, che ha sforato la soglia massima (15%) dei ricoveri ordinari Covid per restare in bianca: è al 17%, già oltre di 2 punti e al ritmo dell’aumento di un punto al giorno (ieri era al 16%), mentre sulle intensive ha raggiunto il limite fissato del 10%: in questo caso con l’eventuale superamento di entrambe le soglie e l’incidenza ben superiore al tetto dei 50 casi ogni 100mila abitanti, la zona gialla scatterebbe tassativamente. Le nuove norme del Decreto Covid sono state approvate lo scorso 21 aprile dal Governo Draghi, ma cosa cambia veramente?

In tutta Italia è stato abolito il coprifuoco, che quindi non è più valido in zona gialla, e gli spostamenti sono liberi, sia tra Comuni che tra Regioni.

I ristoranti sono aperti sia al chiuso che all’aperto, ma il limite di commensali al tavolo è di quattro persone. Cambiano anche le regole per le mascherine, che restano obbligatorie sia all’aperto che al chiuso.

In zona gialla sono aperti i cinema, i teatri e i musei, le sale da concerto: la distanza di sicurezza tra gli spettatori è di almeno un metro, la capienza delle sale non deve superare il 50 per cento del totale. Si prevede un massimo di 1.000 persone all’aperto e 500 negli spazi chiusi e bisogna sempre indossare la mascherina.

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