AGRIGENTO – Corruzione in atti giudiziari, assolti Arnone e Di Marco

Giuseppe Arnone e Maria Grazia Di Marco sono stati assolti dall’accusa di corruzione in atti giudiziari “perché il fatto non sussiste”. Lo ha deciso il Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, a conclusione del processo con il rito abbreviato. La Procura di Agrigento aveva chiesto per Arnone la condanna a 3 anni e 4 mesi di reclusione e per la Di Marco 1 anno e dieci mesi. Arnone era imputato di tentata estorsione e lesioni proprio ai danni della donna. Per la Di Marco l’accusa era di aver accettato regalie e denaro. L’indagine ha vissuto momenti significativi raggiungendo il culmine quando le utenze telefoniche di Arnone vennero messe per quasi tre mesi sotto controllo, così anche quelle della Di Marco, e quando il 6 ottobre di un anno fa, i carabinieri, su ordine dei Pubblici ministeri, perquisirono l’abitazione, la casa estiva e lo studio legale di Arnone, ma anche la casa della Di Marco, sequestrando computer e pen drive ed intercettando una email indirizzata alla Di Marco contenente le domande che l’imputato intendeva fare alla parte offesa e testimone a suo carico.

IL COMMENTO DI GIUSEPPE ARNONE – L’avvocato Giuseppe Arnone così commenta la sentenza di assoluzione al processo per corruzione in atti giudiziari : “ adesso è chiaro. E’ stata una vergogna nazionale irrompere nel cuore della notte con plotoni di Carabinieri nella villa di Arnone e nella casa della signora Di Marco, violentando la serenita’ delle famiglie . E solo perche’ la signora Di Marco aveva chiesto ad Arnone, al suo amico Arnone, di prestarle in un’occasione 50 euro per una importante visita medica della figlia, o 20 euro per pagare i libri della stessa ragazza. Il giudice Francesco Provenzano ha restituito l’onore alla magistratura agrigentina. Nei prossimi giorni chi ha da pagare pagherà, e mi riferisco a pubblici ufficiali, anche in toga. Ringrazio l’ avvocato Arnaldo Faro, il giovane e coraggioso avvocato Davide Santamaria, e gli avvocati Angelo Farruggia, Valentina Riccobene e Lillo Massimiliano Musso”.

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