AGRIGENTO – Salvatore Azzarello freddato con 3 colpi di pistola

Tre colpi di pistola, forse, quattro. Uno dei quali al volto . E’ stato ucciso cosi , ieri, Salvatore Azzarello, 39 anni, incensurato, di Palma di Montechiaro, proprietario di un’azienda agricola che si occupa anche di movimento terra. L’omicidio è avvenuto in contrada Burrainiti, una zona di campagna fra il quartiere commerciale agrigentino del Villaggio Mosè e la strada che conduce verso la diga di Naro. Per gli investigatori è chiaro  che chi ha ucciso Salvatore Azzarello conosceva bene i movimenti della vittima. Azzarello sposato e padre di figli, era cugino di Angelo Azzarello che il 3 dicembre del 2014, per sua stessa ammissione, uccise, a colpi di pistola, la fidanzata 22 enne Alina Condurache che minacciava di lasciarlo.

Seppur le indagini siano, come si dice in gergo, a 360 gradi i carabinieri di Agrigento e del Reparto operativo tengono in grande considerazione la pista della vendetta piuttosto che quella legata alla criminalità organizzata (che, tuttavia, non è stata esclusa) per far luce sull’efferato (per modalità e ferocia) delitto.

Scattate le indagini con gli interrogatori di parenti e conoscenti, qualche perquisizione di rito e studiare la personalità della vittima attraverso la lettura del fascicolo personale. Ed è venuto fuori che Salvatore Azzarello nel 2005 venne indagato per favoreggiamento personale in favore del padre Giuseppe, accusato dell’omicidio del cugino (per parte di moglie) Alfonso Morgana, bracciante agricolo di 66 anni compiuto a Palma di Montechiaro il 9 novembre di 12 anni anni fa.

Questi, dunque, gli elementi in mano agli investigatori che sono coordinati dal sostituto procuratore della Repubblica di Agrigento, Simona Faga.Nelle prossime ore si compiranno accertamenti tecnici importanti come l’autopsia e le perizie balistiche.

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