Droga a Ragusa: in manette 6 donne

Oltre 150 uomini sono stati impegnati in una imponente operazione antidroga della polizia a Modica, in provincia di Ragusa, nei confronti di un’organizzazione accusata di traffico internazionale di stupefacenti.

Complessivamente sono 17 i destinatari della misura cautelare in carcere disposta dalla Procura antimafia di Catania; 14 di loro sono stati catturati. Altri 17 sono sottoposti a perquisizione. Tra gli arrestati anche sei donne: due italiane, due albanesi, una polacca e una marocchina; una di loro aveva in casa dell’eroina, un’altra della marijuana.

Secondo gli investigatori i componenti del clan, formato da italiani, albanesi e tunisini, avevano stretto un legame criminale per il controllo dello spaccio di droga (proveniente dall’Albania) in provincia di Ragusa.

Il reperimento e la lavorazione della sostanze erano curati prevalentemente da Julian Hoxha, che ricopriva i vertici dell’organizzazione. Gli investigatori nel corso di una lunga indagine hanno monitorato l’esistenza di insoliti rapporti di frequentazione tra gruppi di stranieri di varia nazionalità, anche con cittadini modicani.

Con l’ausilio delle intercettazioni telefoniche e ambientali e il costante monitoraggio degli spostamenti, nel tempo sono stati definiti i ruoli rivestiti dagli indagati, tra i quali anche donne legate da rapporti sentimentali e/o di parentela con i capi del gruppo criminale.

Nelle conversazioni intercettate si esprimevano con termini criptici. Lo stupefacente veniva indicato come “zucchero”, oppure “cd”, o anche come pezzi di ricambio di autovetture: “e non lo so io… le chiavi ce le ho…. ma… l’importante che tu hai le chiavi che loro ce le hanno pure le ruote buone” e persino vestiti:” fai una cosa… digli che porta cose buone e vieni qua che…stanno arrivando i vestiti… digli che viene e se li prova”.
Alla stessa maniera, cripticamente, gli indagati trattavano della riscossione dei crediti provento dello spaccio: “devi essere un’ape …. raccogli il più possibile”.

Durante l’operazione sono stati impiegati anche 70 auto, un elicottero, 8 unità cinofile, 14 unità del reparto prevenzione crimine e 12 operatori della polizia scientifica.

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