FAVARA – Ucciso gestore di sale da gioco[VIDEO FALLEA]

Lo ha atteso in via Napoli, nel pieno centro di Favara, e quando lo ha visto ha estratto una pistola ed ha sparato cinque colpi andati a segno in testa e al viso. Antonino Baio, 72 anni, piccolo imprenditore, ha ammazzato così Calogero Palumbo Piccionello, 67 anni, il re delle sale gioco della provincia, uno degli uomini più ricchi di Favara. Poi Baio si è costituito alla caserma dei carabinieri di via dei Mille ed ha consegnato la pistola.
Antonio Baio, incensurato ma con parentele “pesanti” (il fratello Lorenzo è stato affiliato a Cosa nostra negli anni Ottanta e Novanta) si è chiuso nel silenzio più totale. Non ha risposto né alle domande dei carabinieri nè a quelle del sostituto procuratore di Agrigento Salvatore Vella che sta coordinando le indagini.  Ma bisognerà fare tanti altri accertamenti per capire quale sia stato il movente del delitto. Esclusa la pista mafiosa, sia per la dinamica dell’omicidio e sia perché non si è mai visto un killer di mafia di 72 anni che poi si consegna ai carabinieri.
Si indaga dunque sui rapporti economici tra i due. Si cerca di capire se la vittima abbia prestato del denaro all’omicida o viceversa. Calogero Palumbo Piccionello aveva anche qualche amicizia “particolare” e nei mesi scorsi contro una sua sala giochi, quella di San Leone ad Agrigento, qualcuno sparò dei colpi di pistola a mo’ di avvertimento. Anche su questo si indaga. Antonino Baio si trova rinchiuso nel carcere di contrada Petrusa e nelle prossime ore sarà interrogato dal Gip del Tribunale di Agrigento.

E’ un omicidio che farà lavorare la Procura di Agrigento, il pm Salvatore Vella, i procuratori Di Natale e Fonzo. . Una cosa è certa si tratta di un delitto tutto favarese , favaresi protagonisti assassino e vittima.

E nelle ultime ore emergono nuovi particolari sul delitto di Favara.

Baio ha consegnato una busta contenente l’arma del delitto, un revolver calibro 38 e diverse cartucce dello stesso calibro. Sono stati 5 i colpi che ha esploso, di cui 3 al volto, contro la vittima.Al momento della costituzione presso la locale tenenza dei Carabinieri, poche ma significative sono state le parole di Baio, prima di avvalersi della facoltà di non rispondere. “Ci detti na chiummata, è stinnicchuiatu nterra. Itici“. Poi silenzio assoluto. Antonino Baio, ha chiuso ogni contatto con l’esterno. E’ in carcere, come detto, a meditare ed anche a far calcoli.
Già, perché, secondo la vigente legislazione, l’assassino potrebbe ottenere benefici non indifferenti. Baio ha 72 anni, è reo confesso, si
è costituito, non c’è pericolo di fuga. Insomma, sono elementi che l’avvocato difensore farà valere quanto prima. Sul piano strettamente
investigativo, non trapela quasi nulla. Circola tuttavia, con insistenza, la voce secondo la quale dietro l’omicidio ci sia una storia
di usura. Verrà verificata dagli investigatori.

La salma di Palumbo Piccionello e’ stata trasportata nella camera mortuaria dell’ospedale di Agrigento.

 

 

 

VIDEO ROSARIO FALLEA AGRIGENTO TG 24

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