GELA – Scoppia lo scandalo “Gettonopoli”

Il dato generale supera quello dei Comuni di Agrigento e Siracusa in questi mesi al centro di polemiche ed indagini: al Comune di Gela si sono registrati casi di commissioni riunitesi ogni giorno (e anche due volte al giorno) e iperattive pure nei mesi tradizionali delle ferie cioè luglio e soprattutto agosto. Nel 2013 al Comune di Gela si sono tenute ben 1326 commissioni e si sono celebrate 71 sedute consiliari.

Il costo complessivo ammonta a 431mila 783,69 euro. Di poco più basso il dato del 2014 con 1274 sedute di commissioni e 76 consigli comunali (più della metà sono sedute di question time). I primi dati in corso di elaborazione da parte degli uffici comunali su richiesta del Movimento 5 stelle pongono Gela in cima alla classifica siciliana per numero di sedute, cosa che fa schizzare i costi per ogni consigliere verso la vetta massima cioè un terzo dello stipendio del sindaco.

La cifra massima si raggiunge infatti se è alto il numero di sedute di commissioni e consiglio da moltiplicare per il gettone di presenza che è di 60 euro. C’è poi da considerare il costo del consigliere dipendente che nei giorni di commissione non va a lavorare ed i rimborsi che il Comune deve al datore di lavoro. Quest’ultimo dato è in via di elaborazione ma si parla di circa 400 mila euro l’anno.

Proprio nei giorni scorsi il M5S ha chiesto di conoscere anche il dato dei rimborsi ai datori di lavoro dei consiglieri dipendenti e se ci sono stati (e pare che siano cinque) consiglieri assunti dopo l’elezione. Andando nel dettaglio dei dati delle sei Commissioni consiliari permanenti la Commissione con il maggior numero di sedute è quella degli Affari generali con 249 sedute nel 2013 e 267 nel 2014. La media è di 20 sedute al mese nel 2013 e di poco più nel 2014 con mesi come luglio ed agosto con 24 sedute. Segue la Commissione Urbanistica: si è riunita 221 volte nel 2013 e 237 nel 2014. Luglio, agosto e settembre del 2014 sono stati i mesi con 21 sedute. La Commissione al Bilancio è a quota 223 nel 2013 e 213 nel 2014. Il massimo mensile è stato di 20 sedute dato registrato a maggio, luglio, ottobre del 2014. La Commissione Toponomastica si è fermata a quota 212 nel 2013 e 201 nel 2014. Anche qui il massimo mensile in media è stato di 20 sedute ma nell’ agosto del 2014 si è scesi ad 11. I componenti qualche settimana di ferie l’hanno fatta. La Commissione Annona ha tenuto 208 sedute nel 2013 e 187 nel nel 2014 con una media di 18 sedute mensili. La Commissione sanità infine segna 213 sedute nel 2013 e 169 nel 2014. Il dato più alto nel gennaio 2013 con 20 sedute.

Fin qui i dati generali che dimostrano un andazzo pressocchè univoco riguardo al numero di sedute. Dati che vanno approfonditi facendo un distinguo tra le varie commissioni. Quello che tutti hanno saputo in questi anni e nessuno dice, è che ci sono commissioni che hanno lavorato rendendo visibile all’ esterno la loro attività, che hanno avuto necessità di riunioni costanti ed altre che hanno tenuto riunioni ogni giorno per mezz’ora al massimo. Il tempo di un saluto e di un caffè.

Ci sono consiglieri che sono costati parecchio in rimborsi al datore di lavoro ed altri che invece non hanno chiesto rimborsi. In alcuni casi l’attività delle commissioni non è verificabile per intero perchè ignoti ladri hanno scassinato gli armadietti e rubato i verbali. Un fatto assai strano che di fatto impedisce il controllo dell’attività delle commissioni consiliari e la presenza dei componenti delle commissioni. Un dato che non è ancora disponibile ma risulterebbe interessante per verificare la produttività dei consiglieri riguarda la classifica dei consiglieri presenti ad inizio di seduta ed assenti durante le votazioni. Chi segue le sedute consiliari sa che è un mal costume diffuso.

Così come nel calderone dello sperpero di denaro pubblico vanno inserite tutte le sedute chiuse per mancanza di numero legale senza deliberare alcunchè. Anche questo si preannuncia come un dato altissimo. I dati numerici sono inclementi nei confronti del consiglio comunale che sta per scadere. E non comprendono l’alta litigiosità di questi anni che è stata da record.


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