LAVORO – Il capo mi odia! 10 consigli per sopravvivere

Appena ha l’occasione ti critica, ti punzecchia e ti guarda storto. Ti senti messa da parte e gestire la pressione non è facile. Che sia solo una brutta sensazione o una situazione conclamata, il pessimo rapporto con il tuo capo non deve mettere a repentaglio la tua carriera e ripercuotersi sulla tua vita privata, rischiando di renderla un incubo. Prima che il posto di lavoro si trasformi in un vero inferno, ecco come reagire senza entrare in panico, con 10 mosse anti attrito pensate per te dal personal life coach Alessandro Cozzolino. Per provare a risolvere la tensione o, almeno, ad allentarla.

Non lamentarti
Non fare la vittima, anche e soprattutto con i colleghi. Non solo per evitare commenti e gossip che potrebbero arrivare all’orecchio del tuo boss, dandogli altri input per prenderti di mira, ma anche per non accumulare negatività. Il lamentarsi soltanto per il gusto di farlo è completamente inutile e anche letteralmente tossico. In qualsiasi ambito, lavorativo ma non solo, è sicuramente più gradita e apprezzata una persona che propone e suggerisce soluzioni rispetto a chi si limita a elencare solo ed esclusivamente problemi.

Osserva dall’esterno
Quando siamo i protagonisti di una situazione, tendiamo a ingigantire i dettagli che vanno ad avvalorare la nostra tesi. Per avere un quadro più obiettivo occorre sapersi porre nei panni di un osservatore imparziale. Magari non sei davvero antipatica al tuo capo. O quella persona ha solo un carattere diverso dal tuo, con atteggiamenti differenti, modi di fare e di parlare che non è detto siano mirati a colpirti ma solo, chissà, a spronarti a fare di meglio e di più. Se fosse davvero così, ti basterebbe confrontarti con il diretto interessato e chiedere spiegazioni o, quantomeno, fargli capire che quel modo di agire ti inibisce e non ti permette di spiccare il volo.

Nota come si comporta con gli altri
Presta attenzione ai suoi atteggiamenti e alle sue parole nei confronti dei tuoi colleghi. Potrebbe essere utile per capire se il trattamento e l’interazione che avete è riservato esclusivamente a te o è semplicemente parte del suo carattere (o del ruolo che investe) e pertanto è così con tutti. In genere, chi usa toni accesi, ha l’abitudine di alzare la voce, usare maniere poco gentili, lo fa come meccanismo di difesa. Se percepisci malcontento anche tra i tuoi colleghi, fate in modo di collaborare e confrontatevi al fine di trovare una soluzione che possa andare ben per tutti. Anche per il capo.

Mettiti nei suoi panni
Farlo ti permette di intuire se dietro quella corazza così spessa e ruvida non si nasconda in realtà un essere molto fragile e spaventato. Attenzione: non vuol dire giustificarlo. Ma solo provare a darti una spiegazione del perché questa persona non è il massimo esempio di simpatia e cordialità. Forse si sente minacciato e ha paura? Forse non è all’altezza del suo ruolo? È davvero lui quello “sbagliato”? O forse anche tu ci metti del tuo?  È importante cambiare prospettiva e cercare di osservare la realtà sempre da più punti di vista.

Ora sposta i riflettori su di te, dentro di te
Non di rado, quando ci relazioniamo, soprattutto in situazioni delicate come l’ambiente professionale, tendiamo a interpretare personaggi che non ci appartengono nella speranza di risultare più graditi. Ma facendo così rischiamo di ottenere un risultato contrario: finiamo per essere e sentirci rifiutati, ignorati o addirittura odiati. Pensa se stai cercando di “caricare” la tua immagine, finendo per combinare più danni che altro. Guarda bene dentro di te. Spesso occorre fare un passo indietro per farne due in avanti: prova a essere un po’ meno “professionista” e un po’ più “persona”. E ricorda che questo mondo non ha bisogno di persone di successo. Ha bisogno di persone di cuore.

Fai tu la prima mossa
Non aspettare che le cose cambino per magia. Se non comunichi il tuo stato d’animo, se non chiedi spiegazioni, se non intervieni in prima persona, è altamente improbabile, se non impossibile, che le cose migliorino da sole. Non agire d’impulso, però. Scegli un giorno e un momento della giornata lavorativa che sia per te più consono a un confronto, il cui unico obiettivo sia quello di migliorare la qualità del rapporto umano con questa persona. Le skills da tirare fuori? Il tatto e la gentilezza, gli ingredienti principali per interagire veramente con lui.

Ascolta davvero quello che dice
Chiedi di darti un feedback sul tuo operato, “ascoltalo” attentamente, vale a dire presta attenzione alle sue parole e non alla vocina interiore che mentre lui parla ti suggerisce subito cosa e come controbattere. Forse non è soddisfatto di te ma è anche probabile che la sua sia una strategia per metterti alla prova. Non aver timore di fare domande e chiedere spiegazioni. Spiegagli cosa ti turba e di cosa hai bisogno per sentirti apprezzata, valorizzata e stimolata a lavorare meglio e a produrre di più. Last but not least, comunicagli apertamente che sei più che disposta a imparare e a migliorarti, a patto che le maniere gentili, il rispetto reciproco e la buona educazione non siano un optional.

Fissa una data di scadenza
Se vedi che nonostante i tuoi buoni propositi, la tua pazienza e in un certo senso il tuo “porgere l’altra guancia”, le cose restano immutate, datti un termine, entro e non oltre il quale, se non cambia nulla, prenderai una netta decisione. Nel frattempo, continua a fare del tuo meglio, mantenendo dei buoni legami con i colleghi, per farti supportare e stimolare anche da loro.

Se proprio devi conviverci, ignoralo
Se per qualsiasi motivo non puoi lasciare il posto in cui ti trovi, munisciti di una bella dose di ironia e di pazienza, facendo tutto il possibile per ignorare chi costantemente ti mette il bastone tra le ruote, mina la tua autostima e gioca con i tuoi nervi. Concentrati sul lavoro, sulle tue capacità, su ciò che ti compete e che sai fare senza permettere a nessuno di intervenire, se non in maniera costruttiva e produttiva, nella tua sfera professionale. Intanto inizia ad aggiornare il curriculum e a farlo girare, per darti nuove opzioni.

Prendi coraggio e vattene
Sei proprio sicura di averle provate tutte? Hai davvero fatto tutto ciò che era in tuo potere per creare un’atmosfera di lavoro gentile e piacevole? Hai pienamente dimostrato di essere una persona che tratta gli altri come vorrebbe essere trattata? Se hai risposto sì a queste domande e il tuo capo ha continuato ad avere un pessimo comportamento con te, tira fuori il coraggio e metti un punto a questa esperienza professionale. Non farlo d’istinto, ma prova a trovare prima una soluzione lavorativa paracadute che ti renda soddisfatta. E se non è ancora apparsa, non avere paura e rischia. Proprio nei momenti di crisi riusciamo a tirare fuori delle risorse inaspettate. Basta solo vedere gli ostacoli come grandi opportunità, per ottenere veramente quello che desideriamo dalla nostra carriera.

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