LICATA – Uccise e sotterrò il cadavere della vittima, condannato all’ergastolo

La Corte d’assise di Agrigento ha condannato all’ergastolo con isolamento diurno per un anno Angelo Carità nell’ambito del processo per l’omicidio di Angelo Brunetto. La Corte ha accolto la richiesta dei pubblici ministero Salvatore Vella e Ignazio Fonzo.

Giovanni Brunetto, imprenditore agricolo di 56 anni fu ammazzato e sotterrato in un terreno nelle campagne di Canicattì. Secondo l’accusa Brunetto sarebbe stato ucciso perché aveva scoperto una truffa in suo danno e avrebbe preteso la restituzione di una somma, almeno 40 mila euro, che aveva prestato ad Angelo Carità. Il cadavere di Brunetto fu rinvenuto in un appezzamento di terreno della casa di campagna di un avvocato che aveva commissionato a Carità dei lavori agricoli. L’imputato è tornato libero il giorno del rinvio a giudizio per la scadenza dei termini di custodia cautelare e il Riesame aveva anche annullato il provvedimento cautelare che era seguito al fermo decretato dalla Procura di Agrigento.

Il cadavere di Brunetto venne scoperto alcuni mesi dopo. L’imprenditore fu ucciso il 7 maggio del 2013 mentre i suoi resti furono trovati il 28 ottobre e l’autopsia rivelò che aveva una frattura alla teca cranica.

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