MAFIA – “Messina Denaro a New York?”: secondo il pentito Tuzzolino

Lui è Giuseppe Tuzzolino, 36 anni, di professione architetto, di Palma di Montechiaro ed è neo pentito.  Per lungo tempo appartenente alla buona società agrigentina nonché alla massoneria ed altro ancora. Proprio sui rapporti mafia, politica e massoneria, Tuzzolino, un passato a fare truffe ai danni del Comune di Palma di Montechiaro un presente di collaboratore di giustizia a tutto spiano con particolare predilezione ad accusare personaggi di rilievo della politica, imprenditoria e società civile. Le sue dichiarazioni contengono nomi eccellenti: magistrati, avvocati, amministratori pubblici, parlamentari, ufficiali dei carabinieri, dirigenti della Polizia di Stato, stimati primari e medici, professionisti di ogni genere e molto altri ancora. Ma sta parlando  anche su Matteo Messina Denaro e proprio su sue indicazioni i poliziotti newyorkesi su ordine della Procura di Palermo si sono diretti a Manhattan Cercano una cassaforte. O meglio, il contenuto della cassaforte: un hard disk con alcune recenti fotografie di Matteo Messina Denaro. Trovano la lussuosa casa e la cassaforte, ma non c’è traccia del dispositivo elettronico. Sparito o non c’è mai stato? La vicenda è rilanciata da Live Sicilia dal giornalista bravo ed esperto Riccardo Lo Verso. Sempre gli investigatori stanno appurando se si possa trattare di  una balla del collaboratore oppure un nuovo mistero sulla fuga del latitante che sembra un fantasma? Da quando ha deciso di rendere dichiarazioni , Tuzzolino, ha anche subito querele a pioggia. Di certo c’è che a raccogliere la confidenza di Tuzzolino sono stati i pubblici ministeri palermitani. La notizia della sua collaborazione è nota dall’aprile 2015. Messina Denaro di Tuzzolino si sarebbe fidato ciecamente, affidandogli commesse e affari in giro per l’Europa. Nel frattempo, però, l’immobile sulla Quinta Strada è stato occupato da nuovi inquilini. Da qui il dubbio: Tuzzolino è in buona fede o ha alzato il tiro sapendo che il suo racconto non poteva essere verificato? Il suo nome di Tuzzolino finì  in un’inchiesta giudiziaria nel 2013. Tuzzolino,  era al centro del malaffare che ruotava attorno al rilascio di una sfilza di concessioni edilizie nel comune di Palma di Montechiaro. Dopo il carcere, il professionista trentacinquenne patteggiò una condanna e iniziò a parlare con i pubblici ministeri agrigentini. Di certo c’è che, nell’aprile scorso, le forze dell’ordine sono andati a prelevarlo nella sua abitazione per metterlo sotto protezione dopo che lui stesso, per ben due volte, aveva detto “no grazie”. La necessità  di scortarlo coincise con gli interrogatori in cui parlò dei contatti fra Messina Denaro e la massoneria, citando anche i nomi di personaggi che contano.

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