RACALMUTO – Questa volta la Mamma coraggio Liliana Papaianni non ce l’ha fatta

Questa volta, il coraggio della Signora Liliana Papaianni si è arreso di fronte al male di una malattia. Non ce l’ha fatta a riuscire a combattere come, invece , ci riuscì da quel tremendo 19 settembre del 2005, quando al cimitero di Racalmuto , venne ritrovato morto il suo figlio 23enne, Simone Farrauto, picchiato e bruciato vivo. Nonostante la tragedia, la pesante e gravosa pena di aver perso un figlio con una vita tutta avanti, Liliana non si è mai arresa anche alla ricerca della verità. Fu un lutto che colpì il paese di Racalmuto per lungo tempo. Di questo barbaro assassinio ne parlò nel suo libro Gaetano Savatteri ne “I ragazzi di Regalpetra”. Parlando di govani violenti, vocati alla prepotenza e quindi arroganti, di un ambiente impregnato di mafiosità con il linguaggio tipico di questo mondo.

Aveva 69 anni, la Signora Liliana Papaianni che come la ricorda l’ex assessore del Comune di Racalmuto, Carmela Matteliano, “Hai coccolato, imboccato e visto crescere tantissimi bambini, nonostante il tuo cuore sopportava una pena immensa per la perdita del tuo amato figliolo. Hai regalato a ciascuno di noi: sorrisi, carezze, abbracci e allegria. Amavi così tanto il tuo lavoro e i bambini che un giorno hai detto che dopo la pensione volevi ancora lavorare volontaria allo “Spazio gioco”. Da te, un grande esempio di vita: ” Non hai trasformato la tua sofferenza in odio, ma in tanto, tanto Amore” . Grazie, Liliana!. Questo è ciò che hai lasciato nel cuore e nella mente di chi ti ha conosciuta e voluta bene. La tua energia senza fine!. Ecco perché ci piace immaginarti ancora circondata da tanti bambini e finalmente insieme al tuo caro Simone”.

Centinaia sono i messaggi postati sui Social di dolore, di solidarietà e vicinanza, in queste ore, nei confronti della famiglia e della Signora stessa, voluta bene, amata e stimata. I funerali si svolgeranno questo pomeriggio alla Chiesa Madre di Racalmuto. Al marito e ai figli le sentite condoglianze della nostra emittente.

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