PALERMO – E’ morto Matteo Graziano, fu presidente della Regione

È morto Matteo Graziano, 72 anni, fu presidente della Regione siciliana dal maggio ’95 al giugno ’96 con l’appoggio del Ppi, ottenendo in aula 47 voti su 90. Per due legislature, dall’86 al ’96, fu deputato all’Assemblea regionale, eletto nelle liste della Dc. Diplomato geometra, impiegato dell’Amap di Palermo, Graziano fece parte anche dei governi Campione, con delega alla Presidenza, e della giunta Martino, col ruolo di assessore all’Ambiente.

Finita l’esperienza alla presidenza della Regione, contraddistinta dallo scandalo Fukuoka in Giappone che portò all’arresto dell’assessore al Turismo Luciano Ordile per un viaggio in occasione delle Universiadi, Graziano provò a rientrare in Assemblea ma non venne rieletto. Da qui in avanti tenta altri successi in politica ma senza successo.

Dopo una breve parentesi in Forza Italia, aderisce a Rinnovamento Italiano, candidandosi, nel ’97, al consiglio comunale di Palermo, ma anche in questo caso senza esito. Passa dunque alla Margherita e nel 2001 prova a entrare in Senato, ma non ce la fa. Nello stesso anno, viene inserito da Leoluca Orlando, candidato alla Presidenza della Regione, nel listino, ma anche questa volta non viene eletto.

Nel 2003, Graziano fu coinvolto nell’inchiesta della Corte dei Conti sull’utilizzo dei  fondi riservati, ma la sua posizione fu prescritta, mentre altri due ex presidenti, Giuseppe Provenzano e Giuseppe Drago furono condannati a risarcire 103 e 123 mila euro. Nel 2009 lascia il Pd per l’Udc, ma due anni dopo confluisce nel Pid di Saverio Romano, che gli affida la guida della segreteria provinciale di Palermo.

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