Indagato il vice Presidente della Regione Luca Sammartino

Revoca della delega in vista per Luca Sammartino, vice presidente della Regione siciliana e assessore all’Agricoltura, indagato nell’inchiesta Pandora della procura di Catania e sospeso dalle funzioni pubbliche per un anno. Appresa la notizia il governatore della Sicilia, Renato Schifani, si è messo subito al lavoro. Probabile, a questo punto, che Schifani tenga per sé la delega almeno fino alle elezioni europee. La sospensione per un anno impedirà a Sammartino anche di svolgere il ruolo di deputato regionale. Era appena rientrato dal Vinitaly dove ha gestito la partecipazione della Sicilia alla Fiera di Verona. Sammartino è l’azionista di riferimento della Lega di Salvini in Sicilia. Per il governo Schifani ha anche la delega ai rapporti con l’Assemblea regionale siciliana. È tra i politici più rampanti nell’isola e nelle ultime due elezioni regionali è stato il più votato o tra i più votati in Sicilia. Nella disputa interna alla Lega di qualche mese fa, proprio la corrente Sammartino aveva prevalso rispetto all’ala che faceva riferimento all’eurodeputata Annalisa Tardino poi sostituita alla guida del Carroccio da Claudio Durigon. In passato era stato esponente dell’Udc, poi passato al Pd e successivamente era confluito in Italia viva, prima di approdare alla Lega.

Oltre 100 carabinieri di Catania hanno eseguito, nelle province di Catania e Palermo, un’ordinanza di misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale etneo, nei confronti di 11 persone tra esponenti politici, funzionari comunali ed imprenditori, accusati a vario titolo di scambio elettorale politico – mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione aggravata, istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti. Acquisiti nell’indagine, coordinata dalla procura distrettuale di Catania e condotta dal nucleo investigativo di Catania tra il 2018 e il 2021, tanto gli accordi illeciti tra alcuni amministratori del comune di Tremestieri Etneo ed elementi vicini alla cosca mafiosa Santapaola-Ercolano, riguardanti l’elezione nel 2015 dell’attuale sindaco Santi Rando (destinatario della custodia cautelare in carcere per scambio elettorale politico – mafioso e corruzione aggravata), quanto la successiva degenerazione affaristica dell’ente, messa in atto dai funzionari infedeli mediante numerose corruttele, per concedere permessi e assegnare lavori agli imprenditori amici.

Emerso inoltre, nell’ambito di una strategia dei vertici comunali tesa a neutralizzare ogni forma di opposizione politica, l’accordo corruttivo con lo storico consigliere d’opposizione Mario Ronsisvalle (finito ai domiciliari per istigazione alla corruzione), poi transitato tra i sostenitori di Rando per le amministrative del 2021. In particolare Ronsisvalle, titolare di una farmacia a Tremestieri, anche grazie all’intervento di Luca Sammartino, principale referente politico del primo cittadino, all’epoca dei fatti deputato regionale e attuale vicepresidente della Regione, sarebbe stato avvantaggiato attraverso la riduzione del numero delle farmacie presenti nella pianta organica comunale, promettendo in cambio il sostegno elettorale, per le elezioni europee del 2019, al candidato sostenuto da Sammartino. Quest’ultimo è destinatario della sospensione per un anno dai pubblici uffici per corruzione aggravata.

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