E’ fissata per il 30 gennaio 2013 l’udienza per decidere sulla richiesta di giudizio immediato, avanzata dalla Procura della Repubblica di Sciacca, nei confronti di Giovanni Melluso, 56 anni, meglio noto come “Gianni il Bello”, finito in carcere il 24 luglio scorso per sfruttamento della prostituzione. Secondo l’accusa Melluso avrebbe contattato via internet sudamericane e trans. Ai domiciliari la moglie, Raffaella Pecoraro, 47 anni, ed i saccensi Pellegrino Grisafi, di 48 anni e Stefano Giovanni Ernesto, di 38 anni.
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