Continuano le indagini sulla rete dei fiancheggiatori di Matteo Messina Denaro, con una serie di perquisizioni,…
covo
Gli investigatori hanno scoperto il nascondiglio alcuni giorni dopo l’arresto del boss, avvenuto il 16 gennaio dell’anno scorso.
Sono una ventina le impronte digitali trovate in quella casa.
Il padrino, infatti, utilizzava nomi in codice: Rosalia, ad esempio era chiamata Fragolone hanno scoperto i carabinieri. Molti altri nickname come Ciliegia, Condor, Malato, Reparto, Parmigiano, sono tutti da decifrare.
I Ris con l’utilizzo di un apparecchio sonar scandagliano centimetro per centimetro le pareti a caccia di eventuali vani nascosti.
Ecco alcuni oggetti rinvenuti nell’ultimo covo di Matteo Messina Denaro a Campobello di Mazara
Intanto l’attenzione degli inquirenti si concentra non solo sui fiancheggiatori, ma anche sull’agenda del boss e sulle sue carte mediche.
Sneakers griffate, vestiti di lusso, un frigorifero pieno di cibo, ricevute di ristoranti, pillole per potenziare le prestazioni sessuali , profilattici sono alcune delle cose trovate nella casa usata dal boss Matteo Messina Denaro
Quel nascondiglio trovato a Campobello di Mazara che avrebbe ospitato il boss negli ultimi mesi potrebbe custodire i segreti dell’ex primula rossa di Cosa nostra
Usava, come Tarzan, una corda fissata a un albero per entrare nel suo ‘covo’: una piccola casa in pietra lavica abbandonata nascosta da una fitta vegetazione nella zona della Timpa di Acireale.
Altri particolari sarebbero emersi nel corso dei pizzini rinvenuti nell’ultimo covo del capomafia Gerlandino Messina, catturato dai carabinieri il 23 ottobre del 2010 a Favara, dopo undici anni di latitanza.