Calì ha chiesto all’Agenzia Nazionale (ANBSC) l’utilizzo, in tutto il territorio italiano, di immobili confiscati dove allocare le proprie sedi.
Gianluca Calì.
Al contempo, però – dichiara il presidente dell’associazione Nino Randisi, lo invitiamo a desistere dal vendere in Sicilia la sua attività”.