Delitto di Trapani, il marito ora accusa l’amante

Il gip di Trapani, Antonio Cavasino, ha convalidato il fermo di Salvatore Savalli, accusato di avere assassinato la moglie Maria Anastasi, 39 anni, la donna incinta al nono mese di gravidanza il cui cadavere semi carbonizzato e con il cranio fracassato è stato trovato giovedì scorso nelle campagne di Trapani. Il magistrato ha disposto la detenzione in carcere. La Procura, intanto gli ha contestato l’accusa di omicidio premeditato con l’aggravante della crudeltà. In un primo momento l’ipotesi di reato contestata era quella di omicidio volontario aggravato. La posizione di Savalli, 39 anni, operaio in una segheria di marmo, dunque si aggrava.

In queste ore i magistrati stanno interrogando anche Giovanna Purpura, l’amante di Salvatore Savalli, sentita per la prima volta da indagata in Procura dagli inquirenti. “L’inchiesta è in continua evoluzione”, dice il procuratore capo, Marcello Viola. Intanto è in corso, al cimitero di Trapani, l’autopsia sul corpo di Maria Anastasi. In particolare il medico legale dovrà accertare se  Maria Anastasi era ancora viva nel momento in cui è stato appiccato il fuoco.

“La nuova accusa – spiega il legale dell’indagato, avvocato Giuseppe De Luca – si fonda principalmente su due elementi: l’impiego della vanga e della tanica di benzina (premeditazione) e l’aver appiccato il fuoco al cadavere (crudeltà)”.

Savalli nel corso dell’udienza di convalida del fermo ha tentato di scaricare tutte le responsabilità sull’amante sostenendo che sarebbe stata lei ad assassinare la moglie. Savalli ha cambiato nuovamente versione accusando Giovanna Purpura, la sua amante. Era stata proprio quest’ultima sabato scorso a inchiodare l’uomo, affermando di avere assistito terrorizzata all’omicidio.

Secondo la testimone Savalli avrebbe colpito con una vanga in testa la moglie e poi avrebbe bruciato il corpo della donna. Una versione che è stata completamente ribaltata dall’indagato, che accusa invece l’amante di essere la responsabili del delitto.

Dopo le dichiarazioni rese da Savalli davanti al gip, la Procura di Trapani ha iscritto nel registro degli indagati Giovanna Purpura per l’omicidio di Maria Anastasi. L’iscrizione “è un atto dovuto” ha precisato il procuratore capo, Marcello Viola. Era stato uno dei tre figli di Savalli a raccontare che il padre era uscito di casa insieme alla moglie e alla sua amante con una tanica di benzina.

Condividi
         
 
   

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *