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La manovra è legge: sì definitivo della Camera.

L’aula di Montecitorio ha approvato definitivamente la manovra con 313 voti favorevoli e 70 contrari. Il testo della legge di Bilancio è legge, manca solo la firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

L’aula di Montecitorio ha approvato definitivamente la manovra con 313 voti favorevoli e 70 contrari. Il testo della legge di Bilancio è legge, manca solo la firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Gli italiani si accorgeranno presto degli effetti positivi della “manovra del popolo” — ha commentato il premier Giuseppe Conte —. Siamo soddisfatti dell’approvazione. Ora ci prendiamo qualche giorno di pausa». Il presidente del Consiglio ha poi scritto un post via social: «Il 2018 si chiude con la prima manovra economica del governo del cambiamento. Una manovra frutto di scelte di politica economico-sociale ben precise orientate a redistribuire ricchezza e a puntare sugli investimenti. Il tutto rispettando appieno la volontà espressa dagli elettori. Finisce un anno, ma inizia la stagione del riscatto con più diritti, più crescita, più equità sociale e con al centro il lavoro. L’Italia è pronta a ripartire. E a tornare grande».

I contenuti

Dalla riduzione dei fondi per il reddito di cittadinanza e quota 100 per le pensioni alla nuova clausola con gli aumenti Iva per il 2020 e 2021, frutto della lunga e difficile trattativa con l’Europa, dalla flat tax per gli autonomi al condono per chi è in difficoltà economica, dalla web tax al rimborso per i risparmiatori truffati, dalle misure per la famiglia al pacchetto di novità per le imprese e i Comuni: sono alcuni degli interventi cardine della manovra del governo Movimento 5 Stelle e Lega che, dopo un iter tortuoso in Parlamento tra continui «stop and go» e voti di fiducia, ha tagliato il traguardo definitivo a ridosso del termine ultimo per evitare l’esercizio provvisorio, il 31 dicembre.

Il reddito di cittadinanza da aprile

Il fondo per il reddito di cittadinanza sarà ridotto scendendo dai 9 miliardi previsti a 7,1 miliardi nel 2019, 8,055 nel 2020 e 8,317 nel 2021, compresi i fondi del Reddito di inclusione, che continua a essere garantito. Le risorse sono destinate anche ai centri per l’impiego (le regioni potranno assumere fino a 4mila unità) e all’Anpal Servizi. L’intervento partirà da aprile. Atteso un decreto a inizio anno.

Le pensioni con «Quota 100»

«Quota 100» per l’anticipo pensionistico nella somma dei 62 anni di età e 38 di contributi minimi partirà ad aprile con quattro finestre annue. Taglio di 2,7 miliardi ai fondi, che scendono nel 2019 da 6,7 a circa 4 miliardi. La dote per la misura fortemente voluta dalla Lega è di 3,968 miliardi per il 2019, 8,336 per il 2020, 8,684 per il 2021, 8,153 per il 2022, 6,999 per il 2023 e 7 miliardi dal 2024.

Aumento dell’Iva

Confermata la sterilizzazione totale degli aumenti Iva nel 2019 che vengono però innalzati nel 2020 per circa 23 miliardi e nel 2021 e 2022 per 28,8 miliardi. Previsti anche aumenti delle accise per 400 milioni l’anno dal 2020. Se non saranno disinnescate le clausole, l’Iva agevolata salirà dal 10 al 13% dal 2020 mentre quella ordinaria dal 22% al 25,2% nel 2020 e al 26,5% nel 2021.

Nuova clausola di spesa

Alcune voci del bilancio dello Stato saranno congelate per un ammontare di 2 miliardi di euro nel 2019. A luglio all’esito del monitoraggio si stabilirà se sbloccare o meno le risorse.

L’asta delle frequenze

Si destinano al miglioramento dei saldi di finanza pubblica i maggiori introiti, pari a circa 4 miliardi di euro, derivanti dalla gara per la procedura di assegnazione di diritti d’uso delle frequenze disponibili per i servizi di comunicazione elettronica in larga banda mobili terrestri.

Flat tax al 15%

Estensione del regime forfettario, con imposta sostitutiva unica al 15%, ai contribuenti con ricavi o compensi fino a un massimo di 65.000 euro. Escluso chi esercita la propria attività nei confronti dei datori con i quali siano in essere rapporti di lavoro, o lo siano stati nei due precedenti periodi d’imposta, e i soggetti che svolgono attività autonoma o d’impresa nei confronti del proprio datore di lavoro o di un soggetto a esso riconducibile anche indirettamente.

Rimborso per i risparmiatori truffati

I risparmiatori truffati coinvolti nelle crisi bancarie potranno rivolgersi direttamente al ministero dell’Economia per ottenere il rimborso: agli azionisti fino al 30%, agli obbligazionisti subordinati fino al 95%. Il Fondo di indennizzo ha una dote di 525 milioni l’anno nel triennio. A valutare le domanda sarà una commissione di nove tecnici, senza il passaggio dall’arbitro finanziario.

La web tax

Arriva l’imposta al 3% sui servizi digitali per le imprese che vendono online, forniscono pubblicità e trasmissione di dati. Il prelievo si applica alle aziende con ricavi «ovunque realizzati» non inferiori a 750 milioni euro e ricavi derivanti da servizi digitali, realizzati nel territorio dello Stato, non inferiori a 5,5 milioni.

Taglio ai fondi per gli investimenti e soldi per il dissesto idrogeologico

Confermate risorse per 15 miliardi nel triennio ma arriva la sforbiciata al fondo nel 2019 per circa un miliardo. Stanziati invece 2,6 miliardi di euro per la realizzazione di investimenti finalizzati alla mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico nei territori in cui è stato dichiarato lo stato di emergenza

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