Spaccio di droga tra Agrigento, Licata e Canicattì: chieste 7 condanne

Sette richieste di condanna e quattro rinvii a giudizio nei confronti degli undici imputati coinvolti in un’indagine della Squadra Mobile di Agrigento che ipotizza un giro di spaccio di droga che si sarebbe esteso tra Agrigento, Canicattì, Licata e Ravanusa acquistando la droga, specialmente cocaina, a Catania. I fatti contestati risalgono al biennio 2013-2014 e riguardano una “costola” dell’operazione antimafia “Vultur” che portò alla cattura di appartenenti alla famiglia mafiosa di Camastra. Il sostituto procuratore della Dda di Palermo, Alessia Sinatra, ha chiesto la condanna a 12 anni di reclusione ciascuno per Filippo D’Oro, di Favara, Luigi Generoso, 57 anni di Licata, Elio Magrì, 60 anni di Castrofilippo e Salvatore Nobile, 56 anni di Favara; 8 anni per Sonia Privitera, 43 anni di Catania; 10 anni per Andrea Spiteri, 53 anni di Licata; 12 anni per Natale Vinciguerra, 43 anni di Catania.

Le richieste di condanna sono state avanzate in considerazione della scelta del rito abbreviato. Per loro il processo proseguirà il 29 giugno ed il 4 luglio con le arringhe degli avvocati della difesa fino ad arrivare al 19 luglio, giorno in cui è prevista la sentenza. Il Gup del Tribunale di Palermo Cristina Lo Bue, accogliendo la richiesta della Dda di Palermo, ha invece disposto il rinvio a giudizio nei confronti di altri quattro imputati. Si tratta di Angelo Allegro, 70 anni di Naro; Salvatore Allegro, 40 anni di Naro; Michele Curcio, 55 anni di Canicattì e Rosario Orazio Cavallaro, 66 anni di Ravanusa. Quest’ultimo sta scontando già una condanna a trent’anni di reclusione (in primo grado era stato condannato all’ergastolo) per essere stato l’esecutore materiale dell’omicidio del licatese Angelo Carità, 56 anni, assassinato il 2 aprile del 2018, giorno di Pasquetta.

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