La Guardia Costiera di Palermo ha sequestrato, in un mese e mezzo, 23 tonnellate di pesce, compresi 130 esemplari di tonno rosso
Guardia Costiera
La Guardia Costiera di Licata, congiuntamente al personale del Commissariato di Palma di Montechiaro, ha sanzionato un pescatore di frodo palermitano intento nella pesca di esemplari di ricci di mare nelle acque antistanti “Torre San Carlo” del Comune di Palma di Montechiaro (AG).
Controlli a tappeto della Guardia costiera di Porto Empedocle su una vasta area del litorale agrigentino, quella che si estende da Torre Verdura a Ribera fino a Punta Bianca, per contrastare il fenomeno della pesca abusiva.
La Guardia costiera di Porto Empedocle e di Licata, hanno effettuato un’intensa attività di contrasto alla pesca illegale, a tutela delle risorse ittiche e dei regolari operatori del settore.
Un ristorante in provincia di Agrigento chiuso per violazioni di carattere penale
L’operazione complessa“SpINNaker” (INN, acronimo di Pesca Illegale Non dichiarata e Non regolamenta), in corso in questi giorni su tutto il territorio nazionale e che si protrarrà fino al mese di febbraio, vede in campo donne e uomini della Guardia Costiera
L’attività ha condotto al sequestro di circa 200 Kg cetrioli di mare e di 1.000 esemplari di ricci di mare, per un totale di circa 100 Kg, prelevati da tre pescatori di frodo nelle acque prospicienti la località Stazzone del Comune di Sciacca.
Con cinque diversi viaggi dell’elicottero Nemo 8 della Guardia costiera sono stati recuperati i 32 migranti, fra cui 4 donne e 1 bambino, che erano bloccati sull’isolotto di Lampione.
Anche la Procura di Agrigento potrebbe interessarsi al caso della nave Louise Michel, dell’omonima Ong.
I militari della Guardia costiera di Sciacca, su ordine della locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione a 9 decreti di sequestro preventivo, emessi dal Gip del Tribunale di Sciacca, riguardanti aree demaniali marittime, nelle località “San Marco” a Sciacca, e “Lido Fiori” a Menfi
9 quintali di prodotto ittico sequestrato e 4 sanzioni elevate per oltre 4 mila euro a conclusione di due distinte operazioni effettuate dalla Guardia Costiera di Sciacca.
Si sono concluse le indagini condotte dalla Guardia Costiera di Licata, sotto il
coordinamento della Procura della Repubblica di Agrigento, riguardanti l’operazione
denominata “Self-Service”, grazie alla quale è venuto alla luce un traffico illecito di
carburante
I militari della Guardia costiera di Sciacca hanno disposto il sequestro cautelare amministrativo di circa 10,5 tonnellate di prodotto ittico semilavorato, per un valore complessivo di circa 18mila euro, a conclusione di una complessa attività di indagine che ha riguardato un grossista della provincia di Agrigento.
La Guardia Costiera ha sottoposto la “Sea Watch 3” a fermo amministrativo dopo un’ispezione.
La custodia in carcere dello scafista tunisino, che adesso rischia diversi anni di carcere, ha consentito alla Procura Agrigentina, guidata dal Dott. Luigi Patronaggio, con il contributo della Guardia Costiera, di infliggere un duro colpo ai trafficanti di migranti
La Guardia Costiera, ha sancito il divieto di pescare con reti a strascico in tre “aree di restrizione”, tra cui rientra la già citata Area “ad Ovest del Bacino di Gela”.
Maxi controllo della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle che, impiegando ben 11 mezzi nautici tra motovedette e battelli costieri e oltre 50 militari, ha posto in essere una notevole attività di contrasto al cosiddetto fenomeno del diportismo indisciplinato
Forte azione di repressione dei reati ambientali consumati nell’ambito del demanio marittimo a Porto Empedocle.
Numeri imponenti emergono dalla brillante operazione – denominata “Safe Frozen” – della Capitaneria di Porto Empedocle che ha portato al sequestro di quasi 7 tonnellate di pesce per un valore di circa 70 mila euro in tutta la provincia di Agrigento.
Reti da strascico non autorizzate e motore manomesso in modo da poter aumentare la potenza del peschereccio. Due irregolarità che sono costate 8 mila euro di multa e il sequestro degli attrezzi e del motore per il proprietario di un’imbarcazione ormeggiata a Porto Empedocle.
Nell’ambito di controlli congiunti tra la Capitaneria di Porto Empedocle e la Polizia Ferroviaria di Agrigento, è stata posta in essere un’attività volta a contrastare la pesca illegale di prodotti ittici.