Sul caso stanno indagando i poliziotti, con il coordinamento della Procura di Agrigento che ha aperto un fascicolo d’inchiesta.
imprenditore
Un’intimidazione dai motivi sconosciuti.Sarà la Scientifica a tentare di fare chiarezza.
La Procura ha aperto un fascicolo per fare piena luce sulla vicenda.
Gli investigatori indagano per capire se si sia trattato o meno di un avvertimento.
Beni per oltre 1,5 milioni di euro sono stati confiscati dai finanzieri del comando provinciale di Catania a un imprenditore nel settore dell’importazione e rivendita di carne di Palagonia.
È definitiva la confisca disposta, per evasione fiscale, dei beni, stimata in circa 127 milioni di euro, dell’imprenditore marsalese Michele Angelo Licata, di 60 anni.
Il gesto vandalico è avvenuto durante il fine settimana, in contrada Cappalunga
Ai due titolari sono state irrogate ammende per un ammontare complessivo di ben 28.650 euro.
L’imprenditore, peraltro, è stato individuato anche sulla scorta delle dichiarazioni rese da taluni collaboratori di giustizia quale espressione del sodalizio mafioso di Castelvetrano (TP) con il quale sarebbe riuscito ad imporsi nel tessuto economico locale
La Procura della Repubblica di Agrigento, ha aperto un fascicolo d’inchiesta a carico di ignoti.
Hanno rubato 8.500 euro in contanti, 14 orologi di marca, diversi monili in oro, una scacciacani con 5 munizioni, una pistola da esposizione non utilizzabile e la divisa da guardia zoofila.
A fare la scoperta è stato il proprietario del terreno, un imprenditore agricolo, cinquantanovenne.
imprenditore agrigentino di 48 anni, accusato di maltrattamenti contro familiari, revenge porn, accesso abusivo a sistema informatico, lesioni personali e sostituzione di persona.
L’indagine giudiziaria scaturisce da una verifica fiscale condotta dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Canicattì, che ha contestato all’imprenditore racalmutese di essere l’artefice di un sistema evasivo
Beni per oltre 23 milioni di euro sono stati confiscati dalla Guardia di finanza di Catania a Giombattista Puccio, imprenditore di Vittoria (Ragusa) del settore dell’imballaggio dell’ortofrutta.
Al centro dell’inchiesta il presunto ‘taglieggiamento’ a un imprenditore del settore dell’estrazione e della lavorazione di pietra lavica che avrebbe pagato il ‘pizzo’ dal 2012
La confisca definitiva è scattata nei confronti dell’imprenditore Calcedonio Di Giovanni, 73 anni, imprenditore originario di Monreale, nel palermitano, ma con interessi economici nella provincia di Trapani.
L’imprenditore Giovanni Donzelli, attivo nel settore del recupero e della trasformazione di materie plastiche nella provincia di Ragusa, ritenuto vicino all’organizzazione mafiosa denominata ‘Stidda’ attiva nel Vittoriese.
La confisca definitiva ha interessato beni stimati in oltre 6,5 milioni ubicati nelle province di Bergamo, Brescia, Caltanissetta, Milano, Roma, Torino e Verona
A Palma di Montechiaro, innanzi all’ingresso di una struttura turistica prossima all’inaugurazione, è stata rinvenuta la testa di un ovino con dentro un proiettile.