Otto anni di reclusione è la pena inflitta dal Tribunale di Agrigento, nei confronti di Angelo Amato, 57 anni, bracciante agricolo di Canicattì, arrestato dalla polizia il 18 gennaio scorso con l’accusa di tentato omicidio, danneggiamento e violazioni in materia di armi. Secondo i giudici Amato tentò di ammazzare il nipote sparandogli contro un colpo di pistola che non andò a segno solo per la reazione del giovane che riuscì a bloccargli la mano. All’origine dei contrasti tra zio e nipote ci sarebbe una divergenza sui confini dei propri appezzamenti di terreno. Angelo Amato è stato processato e condannato per direttissima. Il Tribunale di Agrigento ha disposto il non doversi a procedere per il nipote Salvatore Brunco, 35 anni, di Canicattì,accusato di lesioni.
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