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RACALMUTO – Ha massacrato i genitori, psichiatri: “ Salvatore Sedita è pericoloso, in grado di affrontare un processo”

E’ affetto da infermità di mente tale da scemare grandemente senza escludere la sua capacità di intendere e volere. Questo l’esito della nuova perizia psichiatrica su Salvatore Gioacchino Sedita

E’ affetto da infermità di mente tale da scemare grandemente senza escludere la sua capacità di intendere e volere. Questo l’esito della nuova perizia psichiatrica su Salvatore Gioacchino Sedita, il 35enne di Racalmuto che, secondo la sua stessa confessione, il 13 dicembre del 2022, ha massacrato i genitori Giuseppe Sedita e Rosa Sardo, uccidendoli nella loro abitazione con 47 colpi di mannaia. I due psichiatri incaricati dalla Corte di Assise del tribunale di Agrigento presieduta da Giuseppe Miceli, gli specialisti Leonardo Giordano e Osvaldo Azzarelli, hanno sconfessato in parte la prima relazione che aveva escluso qualsiasi patologia nei confronti del racalmutese. A sollecitare la seconda perizia era stato il legale dell’imputato, l’avvocato Ninni Giardina.

I due psichiatri hanno riferito in aula. “E’ pericoloso, in grado di affrontare un processo ma la sua capacità di intendere e volere al momento del duplice omicidio è grandemente scemata”. Gli psichiatri hanno risposto alle domande delle parti. “All’epoca degli episodi criminosi addebitatigli Salvatore Gioacchino Sedita era affetto da infermità di mente in misura tale – si legge – da scemare grandemente senza escludere la sua capacità di intendere e volere”. Descritto in aula anche il rapporto dell’imputato con la droga. Per gli psichiatri non ci sarebbe una intossicazione cronica tale da scemare la capacità di intendere e volere ma quest’ultima, invece, risulta compromessa dai deliri da cui Sedita è affetto da anni. In caso di eventuale condanna, lo stesso potrà scontare la pena in una struttura sanitaria appositamente dedicata agli autori di reato con disturbi mentali.

La Corte di Assise ha aggiornato l’udienza al prossimo 4 luglio quando sarà sentito in aula, come richiesto dal legale della parte civile Giuseppe Zucchetto il consulente di parte Gaetano Vivona. Un’altra udienza è stata fissata per il prossimo 18 luglio quando, a meno di colpi di scena, il pubblico ministero comincerà la requisitoria.

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