Il proprietario, un uomo di 60 anni, appena si è accorto del furto, ha sporto denuncia ai Carabinieri.
abitazione
I malviventi per intrufolarsi all’interno dell’abitazione avrebbero utilizzato la cosiddetta “chiave bulgara”.
Non ci sono feriti. Indagano i carabinieri.
Al momento tutte le ipotesi sono al vaglio degli inquirenti:
Ignoti hanno imbrattato con una bomboletta spray il prospetto esterno di un’abitazione, in pieno centro di Agrigento, di proprietà di un libero professionista quarantottenne.
A Canicattì, nottetempo, qualcuno ha dato alle fiamme la saracinesca d’ingresso di un magazzino
Al proprietario della casa: un venditore ambulante, adesso pensionato, ottantatreenne non è rimasto altro che presentare denuncia.
Hanno trovato e portato via la somma in contanti di ben 6.000 euro e vari oggetti
Momenti di panico si sono vissuti oggi pomeriggio, a causa del maltempo, in via Dinolfo.
Sei le carcasse di mezzi, di provenienza furtiva, che sono stati recuperati e sequestrati dai carabinieri della Stazione di Racalmuto. Tutti rubati a Palermo. Si tratta di tre Fiat Panda, due Fiat Cinquecento e un Fiat Doblò.
Hanno rubato 8.500 euro in contanti, 14 orologi di marca, diversi monili in oro, una scacciacani con 5 munizioni, una pistola da esposizione non utilizzabile e la divisa da guardia zoofila.
Canicattì, in via Pertini in una palazzina di fase di ristrutturazione, qualcuno ne ha approfittato per intrufolarsi nell’abitazione di un pensionato 82enne , rubando un fucile da caccia del tipo doppietta, calibro 12, regolarmente denunciato.
Il danno provocato non è stato ancora quantificato e comunque sarebbe importante
I tre, appartenenti allo stesso nucleo familiare, per loro fortuna, non sono rimasti feriti.
Una banda di malviventi , penetrati all’interno di un immobile dopo avere forzato un infisso con l’utilizzo di un flex è riuscita ad aprire la cassaforte
Fatta la scoperta l’uomo ha formalizzato la denuncia di furto, a carico di ignoti, alla caserma dei carabinieri di Villaggio Mosè.
Tre carabinieri sono stati aggrediti e sono finiti al pronto soccorso dell’ospedale “Barone Lombardo” di Canicattì,
L’appartamento in cui il boss Matteo Messina Denaro ha trascorso gli ultimi mesi della latitanza potrebbe essere l’abitazione di un uomo qualunque.
I poliziotti della Squadra Mobile di Agrigento, e del Commissariato di Palma di Montechiaro, hanno tratto in arresto due palmesi:
due fedi nuziali, tre collane d’oro, un bracciale di perle e una Nintendo Switch. Il danno complessivo è stato stimato in oltre 3 mila euro.
I danni all’abitazione sono risultati essere ingenti, ma ancora in corso di quantificazione.