Il tribunale di Palermo ha condannato l’architetto Giuseppe Tuzzolino a 4 anni e 10 mesi per calunnia e falsa testimonianza nei confronti di Patrizia Monterosso, direttrice generale della Fondazione Federico II.
calunnia
Abuso d’ufficio e calunnia. Con questa accusa al sindaco di Erice Daniela Toscano è stato imposto il divieto di dimora.
Giuseppe Tuzzolino, imputato di calunnia a danno di Patrizia Monterosso, ex segretario generale della Regione siciliana ed oggi direttrice generale della fondazione Federico secondo.
A Caltanissetta, al palazzo di giustizia, a conclusione del giudizio abbreviato, il giudice per le udienze preliminari del Tribunale ha condannato a 3 anni e 8 mesi di carcere l’aspirante collaboratore della Giustizia agrigentino Giuseppe Tuzzolino
Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe incolpato falsamente l’ex funzionario del Sisde Narracci di avere avuto un ruolo di intermediario tra il padre Vito, ex sindaco mafioso di Palermo, il boss Bernardo Provenzano e il fantomatico «signor Franco»
L’architetto agrigentino, collaboratore della Giustizia, Giuseppe Tuzzolino, è stato arrestato. La Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta gli contesta il reato di calunnia a danno di un magistrato, di un avvocato e del suocero dello stesso Tuzzolino.
L’ uomo è stato imputato di calunnia nell’ ambito di una controversia con strascichi giudiziaria con l’ ex moglie, nel cui ulteriore ambito lo stesso Boccadoro è stato assolto dalla Corte d’Appello di Palermo dall’ accusa di stalking verso la donna.
La Cassazione ha rigettato il ricorso della difesa, e ha confermato la sentenza di condanna ad 1 anno e 4 mesi di reclusione, per il reato di calunnia, a carico dell’ avvocato agrigentino, Giuseppe Arnone.
La Procura della Repubblica di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio dell’ architetto agrigentino, Giuseppe Tuzzolino , accreditato come collaboratore della giustizia, imputato del reato di calunnia a danno dell’ avvocato agrigentino Salvatore Pennica.
Da mamma coraggio che denuncia il racket a imputata con l’accusa di essersi inventata tutto per scalzare dei concorrenti della propria azienda. L’imprenditrice Angela Lo Jacono, 64 anni, e il marito Vincenzo Drago, 67 anni, di Siculiana, finiscono a processo con l’accusa di calunnia.
Al palazzo di giustizia di Agrigento, a conclusione del giudizio abbreviato, la giudice per le udienze preliminari del Tribunale, Alessandra Vella, ha condannato Maria Grazia Di Marco, 50 anni, di Agrigento, a 10 mesi e 20 giorni di reclusione per calunnia a danno dell’avvocato Salvatore Pennica. L’avvocato Giuseppe Arnone è stato invece rinviato a giudizio
Il giudice monocratico del Tribunale di Caltanissetta, Antonella Leone, ha condannato a 2 anni e 4 mesi di reclusione, e a pagare un risarcimento di 40 mila euro, l’avvocato agrigentino Giuseppe Arnone, imputato di calunnia e diffamazione a danno del giudice Sara Marino.
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo, Piergiorgio Morosini, ha disposto l’imputazione coatta per calunnia a carico dell’ ex consigliere comunale di Agrigento, Giuseppe Arnone, querelato dagli ingegneri agrigentini, Rizzo e Platamone