Ammonta a 54 milioni di euro il valore dei beni confiscati dalla Dia ai fratelli Diego e Ignazio Agrò, rispettivamente di 68 e 76 anni, originari di Racalmuto ma da anni residenti ad Agrigento, che producono e commercializzano olio alimentare. I decreti di confisca, emessi dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Agrigento, presieduta da Luisa Turco, nascono dalla proposta avanzata dal procuratore di Palermo Bernardo Petralia.
![DIEGO_IGNAZIO_AGRO'](https://www.trs98.it/wp-content/uploads/2015/01/DIEGO_IGNAZIO_AGRO.jpg)
I due provvedimenti comprendono 58 immobili, tra fabbricati e terreni, in provincia di Agrigento, a Giardini Naxos (Messina) e a Spoleto (Perugia); 12 imprese con sede ad Agrigento e provincia, a Fasano (Brindisi) e Petilia Policastro (Crotone); 56 tra rapporti bancari, postali e polizze assicurative. In Spagna sono stati confiscati sei fabbricati e tre imprese dedite a produzione e compravendita di olio.
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